SVIZZERA –Ā Il dibattito sulla Posta Svizzera ĆØ tornato prepotentemente alla ribalta a causa della controversa decisione di esternalizzare 200 posizioni IT a Lisbona, in Portogallo. Nonostante il nome ufficiale Swiss Post esprima chiaramente il concetto di appartenenza nazionale, i piani del gigante giallo hanno sollevato forti perplessitĆ , portando la questione direttamente in Parlamento durante la sessione autunnale. La mossa, giustificata dall’azienda con la carenza di personale qualificato a livello locale, ĆØ stata vista da molti politici come un segnale preoccupante di trasformazione in una multinazionale. Il Consigliere Nazionale ha espresso il timore che questa deriva stia allontanando la Posta, interamente posseduta dalla Confederazione svizzera, dalla sua missione e identitĆ nazionale, suggerendo di rimuovere la parola “Svizzera” dal nome se il trend non verrĆ arginato. La critica si concentra sul finanziamento con capitale svizzero di posti di lavoro all’estero, minando la fiducia nel mantenimento delle competenze chiave e dei posti di lavoro sul territorio nazionale.
Le Poste in Svizzera
La polemica sull’esternalizzazione IT ha messo sotto pressione anche il consigliere federale Albert Rƶsti, interrogato criticamente durante l’ora delle domande in Consiglio nazionale. La consigliera nazionale Nadine GobetĀ ha contestato fermamente l’assunto di una presunta impossibilitĆ di reperire gli specialisti IT necessari in Svizzera. Citando dati specifici di fine agosto 2025, la politica ha evidenziato l’esistenza di 253 candidati in cerca di lavoro nel settore IT solo nel Canton Friburgo, e ben 8.359 a livello nazionale. Inoltre, Gobet ha sottolineato come la legislazione svizzera consenta il reclutamento di specialisti anche da Paesi terzi (non-UE), rendendo meno stringente l’argomentazione della Posta Svizzera sulla carenza di personale. Il nodo cruciale rimane se i circa 1.500 specialisti informatici della Posta continueranno a lavorare prevalentemente in Svizzera o se il centro di Lisbona rappresenterĆ l’inizio di un progressivo spostamento di competenze e risorse, mettendo a rischio il legame profondo tra il gigante giallo e l’economia svizzera.