ECONOMIA – Le relazioni tra l’Unione Europea e l’Africa possiedono un enorme, sebbene sottosviluppato, potenziale di crescita economica e investimenti, come evidenziato in un recente paper di BusinessEurope, l’associazione delle confindustrie europee. Nonostante l’UE si posizioni come il principale partner commerciale dell’Africa, con scambi che toccano i 467,2 miliardi di euro, la quota delle importazioni africane sul totale degli scambi europei ĆØ in declino. Questa tendenza, in netto contrasto con la realtĆ di un continente africano che vanta la popolazione più giovane e in più rapida crescita al mondo, suggerisce che l’UE non sta sfruttando appieno il suo legame con quello che ĆØ destinato a diventare un motore cruciale dell’economia globale. Il Direttore Generale Markus J. Beyrer sottolinea l’urgenza di un’azione politica più mirata per abbattere le barriere e massimizzare il reciproco beneficio, trasformando le opportunitĆ in risultati tangibili per entrambe le regioni.
Business Europe invita a un impegno più forte
Per sbloccare il pieno potenziale, BusinessEurope esorta l’UE a concentrarsi su riforme e facilitazioni concrete. Un’area chiave ĆØ il sostegno alla realizzazione dellāArea di libero scambio continentale africana (AfCFTA) e la semplificazione dei quadri commerciali esistenti, in particolare le norme di origine, espandendo al contempo gli accordi per includere settori vitali come servizi, concorrenza e proprietĆ intellettuale. Altrettanto fondamentale ĆØ migliorare il clima degli investimenti in Africa attraverso la promozione di istituzioni solide, certezza del diritto e buon governo. Un impegno in questo senso, unito al sostegno per lo sviluppo di competenze, istruzione, accesso ai finanziamenti e infrastrutture, ĆØ ritenuto cruciale. Inoltre, date le sfide globali, l’Africa e l’UE sono partner essenziali nella transizione verso l’energia pulita e rinnovabile, per la quale BusinessEurope suggerisce di utilizzare strumenti dedicati come i nuovi partenariati per il commercio e gli investimenti puliti e gli accordi di facilitazione degli investimenti sostenibili.