BERNA – Cooperazione internazionale: la Svizzera investe 11,25 miliardi di Franchi.
LA SVIZZERA E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
La strategia della Cooperazione internazionale ĆØ uno strumento di politica estera della Svizzera, basato sulla Costituzione federale, volto ad alleviare le difficoltĆ e la povertĆ in tutto il mondo, a migliorare il rispetto dei diritti umani, a promuovere la democrazia e a proteggere lāambiente. Nel mese di febbraio il Consiglio federale ha stabilito le prioritĆ tematiche e geografiche per il prossimo quadriennio.Ā Ogni quattro anni il Consiglio federale e il Parlamento stabiliscono sulla base della Costituzione e della legislazione lāorientamento strategico della cooperazione internazionale. Il focus del mandato ĆØ alleviare le difficoltĆ e la povertĆ nel mondo e lo sviluppo sostenibile. Per gli anni 2021-2024 verranno fissate le seguenti prioritĆ tematiche: la creazione di posti di lavoro dignitosi a livello locale, la lotta contro il cambiamento climatico e ridurre le cause della fuga e della migrazione irregolare impegno per lo stato di diritto. Attraverso le quattro prioritĆ tematiche, focalizzazione geografica, innovazione e utilizzo delle tecnologie digitali, il Consiglio federale intende migliorare lāimpatto della Cooperazione internazionale. Il riallineamento consente inoltre di reagire in modo più flessibile alle crisi e alle opportunitĆ .
LO STANZIAMENTO
Secondo lāattuale pianificazione finanziaria per il periodo 2021-2024 sono stanziati complessivamente 11,25 miliardi di franchi (rispetto agli 11,11 miliardi di franchi per il periodo 2017-2020). A causa della correzione dell’inflazione, questo importo ĆØ leggermente inferiore agli 11,37 miliardi di franchi previsti al momento della consultazione. Durante questo periodo la Svizzera può assumere impegni fino a tale importo. Il Parlamento determinerĆ i fondi corrispondenti nel quadro delle discussioni annuali sul bilancio. Secondo le previsioni attuali, con i pagamenti previsti l’aiuto pubblico allo sviluppo della Svizzera ammonterĆ complessivamente allo 0,46% del reddito nazionale lordo. Sulla base delle ultime previsioni, il tasso atteso ĆØ ora leggermente superiore a quello registrato al momento della consultazione (0,45%), inferiore al valore obiettivo dello 0,5% deciso dal Parlamento nel 2011 e da allora confermato più volte.














