SVIZZERA – Il Consiglio federale ha espresso una chiara raccomandazione di voto per respingere lāiniziativa popolare “Per una Svizzera che si impegna (Iniziativa servizio civico)”, sulla quale i cittadini saranno chiamati a esprimersi il 30 novembre prossimo. Secondo il Governo svizzero, il testo, inviso anche alla maggioranza del Parlamento, propone un obbligo di servizio per tutte le persone di cittadinanza svizzera, comprese le donne, a beneficio della collettivitĆ e dell’ambiente. Pur riconoscendo la bontĆ degli obiettivi, come il rafforzamento dell’impegno civico, l’esecutivo ritiene che l’iniziativa vada troppo lontano e non sia la soluzione adeguata per affrontare le pressioni sugli effettivi di Esercito e Protezione Civile. Il timore principale ĆØ che lāestensione dell’obbligo possa sottrarre risorse essenziali a queste organizzazioni chiave per la sicurezza del Paese, giĆ sotto pressione a causa dell’aumento delle scelte per il servizio civile e delle esenzioni mediche o di altro tipo. L’iniziativa, se accettata, comporterebbe un raddoppio delle persone reclutate ogni anno – circa 70.000 persone contro le attuali 35.000 – superando di gran lunga le esigenze attuali dell’Esercito e della Protezione Civile e generando costi elevati e ripercussioni sull’economia.
La Protezione Civile
Questa estensione comporterebbe l’obbligo di prestare un servizio di milizia equivalente a quello militare o della protezione civile, con l’obiettivo di garantire l’effettivo regolamentare di queste ultime, pur indirizzando l’impegno verso un’interpretazione più ampia del concetto di sicurezza, includendo settori come la protezione del clima, la sanitĆ o il sociale. Tuttavia, il Ministro della Difesa Martin Pfister ha sottolineato che l’obbligo di prestare servizio ĆØ ritenuto necessario unicamente per l’Esercito e la Protezione Civile. L’Iniziativa, depositata con oltre 107.000 firme valide nel 2023, mira a introdurre una riforma profonda del servizio, ma la sua bocciatura da parte del Consiglio Federale e del Parlamento si basa su considerazioni di efficacia, costi e necessitĆ di salvaguardare gli effettivi per la difesa e la sicurezza nazionale. La decisione finale spetta ora al popolo e ai Cantoni nella votazione di fine novembre.














