EGITTO – Il vertice di pace per Gaza tenutosi a Sharm el-Sheikh segna un momento cruciale per la stabilità mediorientale, con l’asse Donald Trump – Abdel Fattah al-Sisi in primo piano. La “foto di famiglia” ufficiale del summit cristallizza questa leadership, posizionando i presidenti di USA e Egitto al centro tra figure chiave come il ministro degli Esteri Saudita Faisal bin Farhan Al Saud, il Re di Giordania Abdullah II e il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, oltre al premier ungherese Viktor Orban e il presidente dell’ANP Abu Mazen. Questo schieramento visivo sottolinea il ruolo egiziano nella mediazione e l’impegno americano nel progetto di pace, come evidenziato dalle parole di Trump che ha lodato al-Sisi definendolo un “leader potente” e auspicandone la partecipazione al consiglio per la pace per Gaza. Già iniziata, ha annunciato Trump, la “fase due dell’accordo a Gaza“, segnale che il percorso diplomatico, inaugurato con l’accoglienza congiunta e simbolica dei due leader, prosegue spedito.
Accordo storico per il futuro della Palestina: USA e Egitto pilastri della pace
Un dettaglio che non passa inosservato nella foto che raccoglie gli oltre trenta leader è la presenza solitaria della premier italiana Giorgia Meloni, unica donna presente tra i capi di Stato e di Governo. Posizionata all’estremità sinistra del palco, accanto al primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, la Meloni rappresenta un’eccezione in un consesso dominato da figure maschili. La sua partecipazione conferma l’impegno dell’Italia nel processo di pace e riflette il suo ruolo sulla scena internazionale. Il vertice in Egitto non è solo un momento di celebrazione per l’accordo raggiunto, ma anche il lancio di una piattaforma di dialogo per il futuro della regione, ponendo al centro la cooperazione tra potenze mondiali e regionali per una soluzione duratura al conflitto.