ECONOMIA – Il mercato della birra in Europa sta vivendo una fase di profonda crisi, come segnalato dall’Annual Report di Assobirra e confermato dai recenti dati. Dopo un periodo di crescita costante, il settore birrario continentale registra una contrazione generalizzata dovuta principalmente all’aumento dei prezzi e a un contesto economico difficile, con l’inflazione e i costi di produzione elevati che incidono sulla spesa dei consumatori. Questo scenario difficile spinge gli europei a bere meno birra, un trend che colpisce persino i mercati storici: la Germania, patria della birra per eccellenza, ha visto le sue vendite crollare ai livelli più bassi degli ultimi trent’anni. Anche in Italia si registra un calo dei consumi sia nel 2023 che nel 2024. Nonostante questa flessione generale, il settore sta assistendo a un boom in controtendenza: la forte crescita delle birre analcoliche e a basso contenuto alcolico, prodotti sempre più apprezzati, specialmente tra i consumatori più giovani che ricercano alternative più salutari e moderate.
Il cambio generazionale
Il fattore generazionale gioca un ruolo cruciale nella crisi dei consumi di birra. Le nuove generazioni, in particolare la Gen Z, manifestano una netta preferenza per stili di vita più salutari, abbracciando un consumo di alcol più moderato o totalmente assente. Questo cambio nelle abitudini di consumo ha un impatto diretto sui giganti del settore, come dimostrano i risultati di Heineken per il terzo trimestre del 2025. L’azienda ha registrato una significativa flessione nelle vendite globali di birra, vendendo 59 milioni di ettolitri, in calo rispetto ai trimestri precedenti e all’anno prima, con i ricavi netti in lieve contrazione. La perdita di volumi più marcata (7,4%) ĆØ avvenuta nelle Americhe, ma anche in Europa la crescita ĆØ stata lenta, contribuendo al risultato negativo complessivo. L’Amministratore Delegato di Heineken ha parlato di “volatilitĆ macroeconomica” e di “ambiente complesso”, riflettendo un “sentiment dei consumatori debole”. Le previsioni per l’intero 2025 indicano una modesta discesa dei volumi di birra, consolidando il trend di riduzione del consumo di alcol nel continente.














