FESTA DELLA NAZIONE A BELLINZONA
BELLINZONA – Ampia partecipazione a Bellinzona per i festeggiamenti del Natale della Patria, manifestazione proposta nellāambito di āEstate in CittĆ ā. La popolazione ha accolto calorosamente lāinvito del Municipio, animando Piazza del Sole per tutta la sera di giovedƬ Primo agosto. Particolarmente apprezzata la risottata offerta dalla SocietĆ Rabadan, che ha
servito 2.100 porzioni. A garantire la colonna sonora dellāevento, presentato da Joas Balmelli, le band LaGana e Manupia, oltre al musicista di casa, Sebalter: esibitosi insieme a un gruppo di artisti ticinesi, ha proposto pure lāesecuzione del Salmo svizzero. Sul palco, per il suo saluto, ĆØ salito anche il Sindaco Mario Branda, il quale ha sottolineato come la Svizzera sia tante cose, ma certamente āanche più che la sola comunitĆ di coloro che posseggono un passaporto rossocrociato. Ć un territorio e uno spazio, ĆØ un modo di vedere le cose, di organizzare i rapporti tra le persone, tra chi sta bene e chi invece bene non sta; di promuovere valori, di guardare il mondo. Ć qualcosa di cui facciamo parte e ne siamo contenti. Un Paese ā ha precisato il Sindaco ā tra i più ricchi al mondo, ma anche uno dei più innovativi e dei più sicuriā, e pure un Paese ācon i suoi difetti, talvolta con le sue ingiustizie e incomprensioni, in cui ĆØ però sempre bello tornare e in cui ci si può sentire a casa, partecipi di qualcosa di più grandeā.
IN PIAZZA DEL SOLE
Ć poi stata la volta dellāospite dāonore, Denise Tonella, airolese, Direttrice del Museo nazionale svizzero, la quale ha spiegato che il fatto di trovarsi in compagnia in Piazza del Sole per questa ricorrenza non ĆØ motivato solo dal bisogno di fare festa, ma anche dalla volontĆ di āprenderci cura del nostro Paese e perchĆ© siamo fieri, ma anche grati, di poter vivere in Svizzeraā. Nella sua allocuzione, Denise Tonella ha poi evidenziato la simbolicitĆ di trovarsi nella CittĆ caratterizzata dalla Fortezza, con la sua storia millenaria che āci parla e contribuisce a forgiare un sentimento di identitĆ ā. Ha poi concluso lāintervento evidenziando che uno Stato ānon ĆØ un apparato fisso, ma cambia nel tempo insieme a chi ci abita e a chi lo governa. Siamo tutti custodi del nostro patrimonio, della nostra cultura, del nostro Paese. Prendiamoci cura della Svizzera e dei valori democratici che stanno alla base della nostra culturaā.