MONDO – Accordi in arrivo, riserve immense, e lāEuropa resta a guardare. LāAlgeria ha deciso di giocare la carta della seduzione energetica: shale gas, sabbia bollente e promesse miliardarie per convincere le big americane del petrolio. ExxonMobil e Chevron, due colossi a stelle e strisce, stanno infatti trattando accordi strategici con Sonatrach, la compagnia petrolifera nazionale algerina. Secondo le stime della U.S. Energy Information Administration (EIA), le riserve algerine di gas non convenzionale sarebbero persino superiori a quelle statunitensi. Un dettaglio che fa gola a chi di shale gas ha fatto un business planetario.
ExxonMobil e Chevron: āNon vediamo lāoraā
Il presidente dellāAgence Nationale pour la Valorisation des Ressources en Hydrocarbures, Samir Bekhti, ha dichiarato che āgli aspetti tecnici sono quasi chiusiā, mentre sul fronte commerciale restano ancora dettagli da limare. ExxonMobil conferma la linea: āStiamo liberando le risorse non convenzionali algerineā. Più entusiasta Chevron, che parla apertamente di āsinergie strategicheā. Tradotto: i texani hanno giĆ il sorriso stampato in faccia.
Algeria, la nuova regina del gas nel Mediterraneo?
Se i contratti verranno firmati, Algeri potrebbe diventare un player energetico ancora più centrale, soprattutto per lāexport verso mercati affamati di energia. Ma la vera domanda ĆØ: lāEuropa che fa? Mentre Washington piazza i suoi pezzi grossi nel deserto algerino, Bruxelles sembra perdersi tra regolamenti e tavoli infiniti. Il nord Africa, intanto, guarda oltre oceano.