BELLINZONA –Bellinzona: la città e l’arte al Museo Villa dei Cedri.
A BELLINZONA PRINT IS A BATTLEFIELD
Il Museo Villa dei Cedri di Bellinzona per i 75 anni d’attività dell’associazione zurighese Edition Verein für Originalgraphik rende omaggio alla grafica d’arte contemporanea in tutta la sua diversità e ricchezza creativa. Spesso considerata quale medium secondario, la stampa è in realtà un fertile campo di esplorazione di forme, supporti e tecniche. Neon, striscioni, oggetti in termoformatura, incisioni laser e stampe 3D costituiscono così il fulcro della mostra «Print is a Battlefield», il cui campo di battaglia si estende anche a questioni sociali, identitarie e culturali, quali l’emancipazione femminile o l’interazione tra uomo e natura nell’era dell’Antropocene.
LA MOSTRA
Mostra a cura di David Khalat, direttore Edition VFO, in collaborazione con il Museo Villa dei Cedri. Luigi Archetti, Walead Beshty, Vanessa Billy, Julian Charrière, Valérie Favre, Sylvie Fleury, Pia Fries, Louisa Gagliardi, Raphael Hefti, Federico Herrero, Bethan Huws, Zilla Leutenegger, Uriel Orlow, Carmen Perrin, Karin Sander, Denis Savary, Elza Sile e Selina Trepp. Il progetto di dotare la città di un museo d’arte sembra essere maturato nel 1970. In quell’anno Emilio Sacchi, medico, e Adolfo Rossi, banchiere originario di Bellinzona attivo nella vicina Italia, donarono alla collettività le loro rispettive collezioni d’arte, costituite prevalentemente di dipinti databili tra il Seicento e il Novecento. La collezione Rossi fu presentata al pubblico una prima volta nel 1973 nel Palazzo comunale; le collezioni Rossi e Sacchi, primo nucleo del museo d’arte cittadino, furono esposte insieme nel 1977, sempre nei locali del Palazzo municipale.














