EUROPA –Ā L’ipotesi di una patrimoniale europea sta prendendo piede nei corridoio della Commissione Europea, sebbene con tutte le cautele del caso. L’idea, decisamente spinosa e da sempre al centro di accesi dibattiti politici. Questi ha interrogato la Commissione sulla possibilitĆ di introdurre un’imposta minima a livello UE sulle persone con un elevato patrimonio netto, di fatto, una patrimoniale. La risposta del commissario per il Clima e la Crescita Pulita, Wopke Hoekstra, ĆØ stata chiara: nessun “no” categorico. Anzi, ha confermato che la Commissione ha avviato uno studio approfondito su queste imposte giĆ a dicembre 2024, con previsione di conclusione entro la fine del 2025. Questo dimostra che, pur non potendo imporre o riscuotere direttamente tale imposta, l’organo esecutivo dell’Unione Europea sta valutando attivamente il principio e le sue implicazioni, in linea con le indicazioni di principio emerse in contesti politici come il G20.
La Commissione Ue studia la possibilitĆ di una patrimoniale europea
La cautela della Commissione ĆØ motivata dalla complessitĆ dell’argomento e dalla necessitĆ di una “migliore comprensione” dell’imposizione fiscale effettiva sulle persone con un elevato patrimonio netto. L’approccio ĆØ dunque quello di procedere con la massima serietĆ , analizzando a fondo tutti gli aspetti di una potenziale tassazione sulla ricchezza a livello europeo. Questo studio approfondito, in fase di sviluppo, mira a fornire un quadro chiaro e dettagliato per affrontare una questione che potrebbe avere implicazioni significative sul fronte economico e sociale per tutti gli Stati membri. Resta da vedere quali saranno le conclusioni di questo studio e come si tradurranno in eventuali proposte concrete, considerando la sensibilitĆ del tema e le diverse posizioni dei Paesi europei in merito alla patrimoniale.