BERNA – Consiglio dei diritti umani dell’ONU: la Svizzera coopera alla redazione di una risoluzione sui matrimoni precoci.
LE DECISIONI DELLA SVIZZERA ALL’ONU
Si è conclusa la sessione del Consiglio dei diritti umani dell’ONU incentrata sulla difesa dei diritti delle donne e delle bambine, un tema sensibile in seno al Consiglio. La Svizzera è stata particolarmente attiva, insieme ad altri 11 Paesi di tutte le regioni del mondo, nella redazione di una risoluzione sulla lotta contro i matrimoni di minori, precoci e forzati. In qualità di membro di un gruppo di co-autori, la Svizzera ha partecipato attivamente al processo di elaborazione e adozione di una risoluzione sui matrimoni forzati di donne, adolescenti e ragazze. La risoluzione adottata riconosce per la prima volta che i matrimoni forzati sono una forma di violenza di genere. Con questo documento la Svizzera ha colto l’occasione per ribadire la necessità di combattere le forme di discriminazione strutturale e gli stereotipi di genere, che sono tra le cause principali dei matrimoni forzati.
IN AIUTO ALLE RAGAZZE
Uno dei temi centrali della sessione era la difesa dei diritti delle donne e delle ragazze. A questo proposito la Svizzera si è fortemente impegnata per il rispetto delle norme internazionali sui diritti delle donne e l’uguaglianza di genere. In particolare ha partecipato attivamente ai negoziati su una risoluzione per l’eliminazione della violenza nei confronti delle donne e delle ragazze. Così facendo ha difeso l’adozione di misure concrete in materia di prevenzione e la garanzia di un accesso alla giustizia per le vittime. La Svizzera ha inoltre preso parte a un dibattito durante il quale ha condannato la discriminazione istituzionalizzata delle donne e delle ragazze in Afghanistan. La Svizzera ha partecipato a un dibattito urgente sugli atti premeditati e pubblici di odio religioso.