EUROPA E CINA: DUE NUOVI “WHATEVER IT TAKES” IN ARRIVO?
ECONOMIA – In Europa se l’inflazione rimarrà contenuta, consentirà alla Bce di mantenere ed adottare politiche monetarie ulteriormente accomodanti, sostenendo in particolare i settori ciclici, attualmente interessanti grazie a valutazioni relativamente contenute. Tuttavia, uno dei principali rischi per l’Unione Europea nel 2025 sarà rappresentato dalla nuova politica commerciale dell’amministrazione Trump. Spiega da Assiom Forex: “È importante ricordare che circa il 50% del Pil europeo dipende dal commercio estero, con gli Stati Uniti come primo partner commerciale dell’UE, generando un interscambio annuale di circa 800 miliardi di euro. Un’ipotetica imposizione di nuovi dazi statunitensi del 10% sui prodotti europei potrebbe ridurre il Pil dell’Eurozona di circa l’1%. Inoltre, la debolezza della leadership politica europea rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione, acuita dalla vittoria di Trump. Tuttavia, le elezioni anticipate in Germania potrebbero sorprendentemente fungere da catalizzatore positivo, aprendo la strada ad una nuova politica orientata alla crescita”.
IN GERMANIA
La Germania e più in generale l’intera Europa, si trovano di fronte a sfide strutturali che richiedono risposte da una nuova politica economica. In questo contesto, riteniamo che l’agenda Draghi possa rappresentare una guida strategica per incentivare investimenti privati, migliorare la competitività e promuovere una politica di difesa comune. Un incremento della spesa europea per la Difesa potrebbe inoltre offrire un elemento negoziale importante nelle discussioni commerciali con gli Stati Uniti. È rilevante sottolineare che la Germania, diversamente da altri Paesi europei, gode di significativi margini fiscali. Se il nuovo governo tedesco riuscirà a superare le criticità legate al debito fiscale, potrebbe avviare nuove politiche favorevoli agli investimenti, con conseguente impatto positivo sulle valutazioni del Dax. L’Europa nel suo complesso deve cogliere l’opportunità di attuare un nuovo Whatever it takes, implementando almeno una parte dell’agenda Draghi per stimolare la crescita economica.