LONDRA – Errore dell’amministrazione del Regno Unito: chieste a migliaia di europei indennità versate e non dovute.
AD EUROPEI CHE VIVONO NEL REGNO UNITO RICHIESTI BENEFICI EROGATI PER ERRORE
Sono oltre 140 mila i cittadini europei che vivono nel Regno Unito che hanno ricevuto benefici indebiti dallo stato britannico. Dopo l’attuazione della Brexit, per accedere al sostegno pubblico, i cittadini europei hanno dovuto presentare domanda. Però la grande maggioranza dei circa 150 mila residenti nel Regno Unito pur non avendone diritto ha continuato a ricevere aiuti. Si pensa che ciò che è successo sia dovuto ad errore del Ministero dell’Interno inglese.
Tra giugno 2021 e aprile 2022, il ministero ora guidato da Suella Braverman non ha aggiornato il database dei visti per quei cittadini europei che avevano visto respinta la loro domanda. Una azione ammnistrativa che ha permesso alle persone con passaporto di paesi europei di rimanere nel Regno Unito e beneficiare anche degli aiuti sociali. Il governo britannico potrebbe ora richiedere rimborsi quantificati in milioni di sterline. L’Autorità di controllo indipendente, incaricata di proteggere i diritti dei cittadini dell’UE dopo la Brexit, ha espresso timori per l’impatto che questa situazione avrà sulle persone colpite.
COS’È LA BREXIT?
Brexit è l’abbreviazione di due parole inglesi: “Britain” e “exit” e si riferisce al processo di recesso dall’Unione europea (UE). L’articolo 50 del trattato sull’Unione europea disciplina il processo di recesso di qualsiasi Stato membro. In base a questa norma, qualsiasi Stato membro dell’UE può decidere di recedere ai sensi del proprio diritto costituzionale. Dopo aver notificato tale decisione, l’UE negozierà con tale Stato le modalità del suo ritiro e le sue future relazioni con l’UE. Tale processo di recesso è iniziato a seguito del referendum del 23 giugno 2016 e della successiva notifica al Consiglio europeo del 29 marzo 2017.
Sebbene il recesso dall’Unione europea sia avvenuto il 1° febbraio 2020, da allora è entrato in vigore l’accordo di recesso, che disciplinava il recesso ordinato del Regno Unito dall’UE mantenendo l’applicazione dell’acquis comunitario nelle loro relazioni fino al 31 dicembre 2020. A partire dal 1° gennaio 2021, le relazioni tra il Regno Unito e l’UE si baseranno sull'”Accordo commerciale e di cooperazione”, un accordo ambizioso, ma che rappresenta un cambiamento importante per i cittadini, le imprese e le autorità pubbliche sia nell’UE che nel Regno Unito .