LUGANO – Sono passati tre anni dall’invasione dell’Ucraina, per le banche europee è sempre più difficile lasciare la Russia. In aggiunta alle misure punitive già adottate, il Governo Russo ha deciso di inasprire le condizioni di “exit” degli istituti e delle aziende straniere presenti sul territorio. La exit tax: cioè il versamento necessario per disfarsi delle attività su suolo Russo, potrebbe aumentare dal 15 per cento fino al 35 per cento.














