George Farrow: il ragazzo di Londra che si innamorò dei tappeti della Via della Seta

LONDRA (INGHILTERRA) – George Farrow: il ragazzo di Londra che si innamorò dei tappeti della Via della Seta.

LA VIA DELLA SETA

Lo scrittore di gialli Edgar Wallace, famoso per aver scritto la sceneggiatura di King Kong, è stato l’insolita ispirazione per una raffinata collezione di tappeti di seta. Il romanziere britannico aveva un talento per l’eroe oltraggioso: coraggioso e pieno di grinta, con un senso terreno di malizia. Tuttavia, è stato l’occhio dell’autore per una stanza ben arredata ad attrarre un giovane ragazzo della classe operaia del sud-est di Londra. George Farrow (1916-2001) rimase entusiasta delle descrizioni di Wallace delle griglie in argento ossidato, degli spessi tappeti persiani e dei tavoli in palissandro, che evocavano un mondo di cineserie vittoriane e orientalismo. Da ragazzo, decise di diventare un collezionista, frequentando l’ Horniman Museum nel sud di Londra e il Victoria and Albert Museum di Kensington. “Ho avuto, fin dalla tenera età, un amore sincero e puro per l’arte”, ha scritto. Dopo la formazione come geometra, Farrow passò al settore immobiliare e negli anni ’50 aveva guadagnato abbastanza soldi per realizzare il suo sogno. I primi interessi includevano mobili francesi e opere d’arte cinesi, ma presto rimase affascinato dalla storia della Via della Seta.

I TAPPETI

Attraverso studi approfonditi e un collezionismo determinato, Farrow ha assemblato una delle collezioni più straordinarie e significative al mondo di tappeti di seta del XIX e XX secolo realizzati da tessitori armeni. Raccontano una storia meravigliosa della cultura della Via della Seta e dello spirito di avventura di Farrow. Nella collezione spiccano i magnifici tappeti provenienti dai laboratori dei maestri tessitori Hagop Kapoudjian (1870 circa-1946) e Zareh Penyamin (1890 circa-1948), realizzati all’inizio del XX secolo, che dominavano il pavimento e lo spazio delle pareti. della fattoria ristrutturata di Farrow nel Jersey. “Per la pura abilità artistica, l’incredibile abilità, l’inventiva e l’adattamento – chiamatelo come volete – non saranno mai superati“, ha scritto il collezionista.

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