SVIZZERA – Dopo la morte di Papa Francesco l’attenzione si sposta inevitabilmente verso il Conclave. Tra i cardinali che vengono spesso indicati come potenziali candidati, spiccano figure come Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo, gesuita noto per la sua apertura mentale e il suo impegno per una Chiesa riformatrice. Il suo ruolo di Relatore generale del Sinodo mondiale e membro del Consiglio dei cardinali lo pone in una posizione di rilievo all’interno della Chiesa cattolica. Tuttavia, la rosa dei “papabili” è ampia e include altri profili di spicco provenienti da diverse parti del mondo.
Il futuro del papato
In questo scenario internazionale, sorge spontanea una domanda: il prossimo Pontefice potrebbe essere svizzero? Attualmente, il Collegio Cardinalizio annovera due porporati elvetici: Kurt Koch, originario di Lucerna e con 75 anni, ed Emil Paul Tscherrig, vallesano di 78 anni. Tuttavia, secondo quanto riportato dal sito collegeofcardinalsreport.com, solo il cardinale Koch viene incluso nella lista dei possibili successori di Francesco. Kurt Koch guida il Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani e, pur avendo presentato le sue dimissioni al Pontefice in occasione del suo settantacinquesimo compleanno lo scorso 15 marzo, è stato confermato nell’incarico da Papa Francesco. Nonostante questo segno di fiducia, le probabilità che Koch venga eletto al soglio pontificio appaiono, al momento, piuttosto remote. Il futuro della Chiesa cattolica rimane dunque un interrogativo aperto, con diversi scenari possibili e figure di spicco pronte a guidare la comunità dei fedeli.