SVIZZERA – In Svizzera, quasi due persone su tre si dedicano al volontariato, una forma di impegno che va ben oltre la semplice solidarietà. Secondo il nuovo Osservatorio del volontariato della Società svizzera di utilità pubblica (SSUP), questo alto tasso di partecipazione non solo rafforza la coesione sociale, ma ha anche un impatto diretto sulla democrazia. L’indagine, che ha coinvolto cinquemila persone, ha dimostrato che chi si impegna attivamente in club sportivi, associazioni, o ricoprendo cariche politiche, ha una maggiore comprensione della cultura del compromesso e della partecipazione civica. Questo legame tra impegno volontario e vita politica rende la Svizzera un esempio a livello internazionale, posizionandola ai vertici delle classifiche europee insieme a Paesi come Norvegia, Danimarca e Svezia. Il volontariato formale (attivo in associazioni) e quello informale (aiuto a vicini o familiari) contribuiscono entrambi a questo risultato, creando un tessuto sociale solido e resiliente.
Il volontariato in Svizzera
Nonostante l’elevato tasso di volontariato, il rapporto sottolinea la necessità di un’ulteriore crescita per prevenire un indebolimento della coesione sociale a lungo termine. L’Osservatorio 2025 ha rilevato che, sebbene l’impegno volontario sia rimasto relativamente stabile rispetto a cinque anni fa, la pandemia ha dimostrato la forza di una ondata di solidarietà che ha attraversato il Paese. Questa stabilità, pur essendo un dato positivo, non è considerata sufficiente per il futuro. L’interazione tra volontariato, il sistema di milizia e la democrazia diretta è un tratto distintivo svizzero che merita di essere coltivato e incentivato. In un’epoca in cui la coesione sociale è sempre più cruciale, il volontariato si conferma come un bene prezioso non solo per le persone direttamente coinvolte, ma per l’intera società, agendo da fondamento per la stabilità democratica e il benessere collettivo.