LUGANO – L’inflazione negli Stati Uniti è scesa al 2,3% ad aprile, rispetto al 2,4% di marzo, un dato che ha sorpreso gli analisti. L’attenzione resta alta sulle politiche commerciali dell’amministrazione Trump, che il 2 aprile ha annunciato dazi “reciproci”, poi ridotti il 9 aprile. Lo scontro con la Cina ha aggiunto ulteriore incertezza, ma anche su questo fronte gli Stati Uniti hanno fatto retromarcia, riducendo alcune tariffe. Nonostante ciò, i dazi restano su livelli più alti rispetto al passato, alimentando dubbi sulle ripercussioni economiche. Le imprese, per ora, non hanno trasferito i costi ai consumatori, ma secondo gli economisti, gli effetti delle politiche tariffarie potrebbero emergere nei prossimi mesi, con possibili aumenti dei prezzi. La Federal Reserve monitora la situazione, valutando le implicazioni per la politica monetaria.