LUGANO – La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera racconta esperienze dirette d’innovazione e sostenibilità nell’agroalimentare.
CON LA CAMERA DI COMMERCIO DELLA SVIZZERA
Un interessante webinar organizzato dall’Innovation Hub della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera ha trattato il tema dell’“Innovazione e sostenibilità: ingredienti principali per storie di successo nell’agroalimentare”. Cinque relatori, tutti founder o CEO di note aziende attive nel settore agri-food, hanno raccontato in che modo l’applicazione di pratiche innovative legate al green e al foodtech abbiano permesso loro di raggiungere risultati eccellenti. Con l’intento di sollecitare anche altre aziende a migliorare le proprie performance, guidando la propria strategia verso un futuro sostenibile e innovativo.
L’AGROALIMENTARE IN TICINO
Dopo l’apertura e i saluti di Marina Bottinell di CCIS Lugano e l’introduzione al settore agroalimentare di CCIS di Irene Forzoni della sede di Zurigo, ha preso la parola Emanuele Preve, CFO; Board Member di Riso Gallo. Da sei generazioni produce riso evolvendosi per stare al passo con il consumatore. Un marchio creato dal nonno per identificare la tipologia di riso diventato sinonimo di qualità. Un’azienda che oggi produce anche ottimi piatti pronti comodi e veloci. La sostenibilità nel riso è semplice, perché il prodotto di per sé è già naturale, ma nuove tipologie di packaging compostabili e un ente certificatore esterno la garantiscono ulteriormente. Interessante l’utilizzo di alcune parti di scarto come la lolla che vengono immesse in economia circolare nel settore della bioedilizia per pannelli isolanti.
L’AGRICOLTURA DI PRECISIONE COME STRUMENTO DI VERA SOSTENIBILITÀ
Paolo Iasevoli, Chief Marketing Officer Co-Founder di Evja ha raccontato che da otto anni supporta le aziende agricole ad ottimizzare la gestione. L’ottimizzazione della nutrizione, difesa e irrigazione corretta delle colture avviene grazie ad OPI, il più avanzato sistema di agricoltura di precisione. Raccoglie i dati dal campo con sensori wireless e li elabora con intelligenze artificiali per definire modelli predittivi in base agli obiettivi dell’azienda agricola. Il Brand Residuo zero valuta il contenuto di sostanze di sintesi sul prodotto finito. E genera fiducia nel consumatore. L’innovazione tecnologica per tutelare la reputazione dell’eccellenza del Made in Italy I dati danno vita a nuovi meccanismi di fiducia e consapevolezza per tutelare la reputazione dell’eccellenza del Made in Italy e la salute dei consumatori.
LA TUTELA
Giuseppe Coletti, CEO Founder Authentico Srl ha parlato di blockchain per il settore del food. L’Italia è leader di tracciabilità perché ha tante eccellenze da tutelare. Le transazioni delle varie parti della filiera vengono registrate sulla catena blockchain e certificate per valorizzare il prodotto e garantirne la qualità. La blockchain aiuta anche l’azienda a gestire problemi di lotti non conformi e a favorire la redazione corretta del bilancio di sostenibilità. Esempi concreti di successo supportato delle nuove tecnologie li hanno portati Alessandro Condurro, CEO di Antica Pizzeria Michele in the World che utilizza con successo qr codes per la verifica dell’origine e dell’autenticità delle materie prime usate nella preparazione delle pizze presenti sul menù.
Infine Elena Elefante, CEO Pastificio 28 Pastai, che ha parlato dei contaminanti e della certificazione della sua pasta con il “Metodo zero pesticidi” e di packaging in amido di mais 100% compostabile. La tracciabilità della filiera della pizza e del grano in blockchain come strategia per rispondere alle esigenze dei nuovi consumatori.