FOCUS – Un’analisi di mercato sul costo dell’acqua in Svizzera ha rivelato un trend di spesa in sensibile aumento per le famiglie, nonostante una contestuale riduzione dei consumi idrici domestici. Ć emerso che la spesa media annuale per l’acqua, calcolata su una famiglia tipo di tre persone con un consumo di 150 metri cubi, ha raggiunto i 384 euro nel 2024, segnando un incremento del 40% nell’ultimo decennio. Questo aumento tariffario si allinea con la crescita degli investimenti sostenuti dai gestori idrici, passati da 3,1 miliardi a 8 miliardi di euro nello stesso periodo, con un valore pro capite passato da 51 a 80 euro, una progressione del +57%. Nonostante l’incremento dei costi in bolletta, i dati indicano che gli svizzeri hanno ridotto l’uso di acqua del rubinetto, con un consumo medio giornaliero per abitante sceso da 241 litri nel 2012 a circa 215 litri nel 2024, un calo del 10,8%.
Il paradosso dei consumi: rubinetto più economico, minerale in crescita
Il dato più sorprendente emerso dalla ricerca riguarda il comportamento d’acquisto dei consumatori. Nonostante l’acqua del rubinetto continui a essere enormemente più conveniente ā costando in media 0,00256 euro al litro contro i circa 0,26 euro al litro dell’imbottigliata, ovvero un rincaro del 10.056% per la versione minerale ā il consumo di acqua minerale ĆØ salito in modo deciso. Nello stesso arco temporale analizzato, il consumo di acqua imbottigliata ĆØ passato da 11.370 milioni di litri (pari a 190 litri pro capite annui) nel 2012 a 15.150 milioni di litri (257 litri pro capite annui) nel 2024, registrando una crescita del +35,2%. Questo paradosso suggerisce una preferenza crescente per l’acqua in bottiglia a discapito di quella potabile domestica, nonostante il suo prezzo sia dieci volte superiore, evidenziando una dinamica di mercato complessa in cui l’aumento dei costi generali dell’acqua coesiste con una marcata propensione verso l’acquisto di prodotti confezionati.














