SVIZZERA – Il Consiglio federale svizzero ha adottato il rapporto cruciale intitolato Acquisti di droni per l’impiego militare. Esiste necessità d’intervento? Questo documento offre una panoramica dettagliata sull’organizzazione e sui progetti specifici del DDPS (Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport) relativi ai droni e alla difesa anti-drone. L’importanza crescente dei droni nei conflitti moderni, unita al rapido sviluppo della robotica e dell’intelligenza artificiale, spinge l’Esercito svizzero ad aggiornare costantemente le proprie capacità. Già dal 2019, l’Esercito ha introdotto in modo continuo vari sistemi di micro e minidroni. Sono in corso progetti ambiziosi come la «Loitering Munition», mirata a colpire con precisione obiettivi al suolo tramite sistemi d’arma parzialmente autonomi, e la «Difesa da minidroni». Il rapporto sottolinea la collaborazione consolidata all’interno del DDPS, dove competenze in tecnologia dei droni sono distribuite tra il Centro svizzero dei droni e della robotica DDPS (ricerca e collaudo tecnico) e il Centro di competenza droni e robotica della Difesa (attuazione tattico-operativa), supportati da programmi di innovazione come gli «Spazi di innovazione del DDPS». L’obiettivo è sfruttare meglio le sinergie e integrare più velocemente le innovazioni nelle attività delle truppe, pur mantenendo un rigoroso rispetto del diritto internazionale umanitario e rifiutando sistemi d’arma completamente autonomi.
I droni in Svizzera
La collaborazione con la base tecnologica e industriale rilevante in materia di sicurezza e con le università è un pilastro fondamentale, sebbene l’industria svizzera degli armamenti non produca droni soggetti alla legge sul materiale bellico. La prassi restrittiva svizzera nell’autorizzazione all’esportazione di materiale bellico, inasprita dal 1° maggio 2022, ha portato a un calo delle possibilità di esportazione per l’industria, che dipende da esse data la limitata dimensione del mercato interno. Si sta valutando come consentire un migliore accesso ad ambienti di test adeguati per la STIB al fine di promuovere l’innovazione. Il processo degli acquisti per il materiale dell’Esercito, pur essendo chiaramente strutturato, presenta una sfida notevole a causa della rapidità evolutiva della tecnologia dei droni. L’introduzione dell’acquisto scaglionato dei sistemi attraverso il messaggio sull’esercito basato sulle capacità mira ad alleviare parzialmente questo problema, garantendo alle truppe un accesso più regolare a droni e sistemi di difesa all’avanguardia. Infine, il rapporto evidenzia una chiara necessità d’intervento sui posti di istruzione. È fondamentale che l’Esercito possa collaudare, istruire, allenare e simulare scenari realistici con droni militari, compresa la difesa da essi. Si stanno valutando opzioni in Svizzera (esercitazioni limitate) o all’estero. Inoltre, si sta esaminando come rafforzare la capacità di autoprotezione dell’Esercito contro i droni durante le attività quotidiane, valutando l’applicazione o l’ampliamento delle basi legali esistenti.