SVIZZERA – Il paesaggio agricolo svizzero continua la sua evoluzione strutturale, come evidenziato dagli ultimi dati del Censimento delle aziende agricole 2024 pubblicato dall’Ufficio federale di statistica. Nel corso dell’anno, il numero totale di aziende agricole in Svizzera si ĆØ attestato a 47 075, segnando un calo dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Parallelamente, il settore impiega 147 900 persone, registrando una leggera diminuzione dello 0,7%. Un dato interessante riguarda la crescente presenza femminile nella gestione delle aziende agricole, con il 7,7% delle aziende guidate da donne nel 2024, un aumento significativo rispetto al 5,2% di undici anni fa. La tendenza verso aziende agricole di maggiori dimensioni si conferma: la superficie media per azienda ha raggiunto i 22,1 ettari, con un incremento di 0,3 ettari rispetto al 2023. Questa crescita ĆØ trainata dalla diminuzione delle aziende con meno di 30 ettari (-2,1%) e dal contestuale aumento di quelle con superfici superiori (+0,9%).
Stagnazione per l’agricoltura biologica: una pausa nella crescita
Dopo anni di costante espansione, il 2024 segna una potenziale svolta per l’agricoltura biologica in Svizzera. Per la prima volta dal 2010, il numero di aziende bio (7889) ĆØ rimasto invariato rispetto all’anno precedente. Questa stagnazione non ĆØ uniforme a livello cantonale: si osserva una particolare stabilitĆ nei cantoni di Berna e Friburgo, mentre si registra una diminuzione in Vallese (-3,7%) e San Gallo (-2,2%). Al contrario, Ginevra (+6,8%), Zurigo (+3,9%) e NeuchĆ¢tel (+4,0%) mostrano una dinamica positiva con un aumento nel numero di aziende biologiche.Ā Nonostante la stabilitĆ nel numero di aziende, la superficie dedicata alle colture biologiche si mantiene elevata, attestandosi a 190 950 ettari, una cifra pressochĆ© identica al 2023. Questa superficie rappresenta circa un quinto (18,4%) della superficie agricola utile (SAU) totale del paese. Analizzando le singole colture bio, si notano incrementi significativi per barbabietola da zucchero (+37%), semi oleosi (+17%), soia (+15%) e mais (+14%), mentre si registra una contrazione per avena (-14%) e farro (-21%).