L’EUROPA METTE I DAZI SULLE AUTO ELETTRICHE CINESI
EUROPA ā C’ĆØ il via libera dell’Europa allāintroduzione dei dazi aggiuntivi definitivi fino al 37% sulle auto elettriche cinesi in risposta ai maxi sussidi sleali elargiti da Pechino. A quanto si apprende da fonti diplomatiche, oltre a Italia e Francia, a votare a favore della proposta sono stati Bulgaria, Danimarca, Estonia, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Lituania e Polonia. Tra le fila dei contrari insieme a Berlino, anche Ungheria, Malta, Slovacchia e Slovenia.Ā Folto il gruppo degli astenuti, con Belgio, Grecia, Repubblica ceca, Spagna, Croazia, Cipro, Lussemburgo, Austria, Portogallo, Romania, Svezia, Finlandia.Ā I dazi definitivi sulle auto elettriche cinesi sostenuti oggi dai governi sono: per Byd al 17% (invariato rispetto alla proposta sui dazi provvisori); Geely al 18,8% (cifra rivista al ribasso rispetto al 19,3%); Saic al 35,3% (in calo rispetto al 36,6%). Quanto a Tesla, sottoposta a una valutazione individuale, il dazio ĆØ 7,8% in calo rispetto al 9%.
DALLA CINA
Pechino si oppone con forza ai dazi approvati dallāUnione. IĀ negoziati con la Ue sulle tariffe ai veicoli elettrici cinesi proseguono āa livello di team tecniciā, ha affermato il ministero del commercio di Pechino secondo cui un incontro ĆØ previsto per il 7 ottobre.Ā āNoi siamo contrari ad ogni ipotesi di āguerra commercialeā e lavoreremo insieme per evitarlaā hanno detto ambienti governativi vicino all’Europa. āOccorre preservare la partnership industriale e commerciale con la Cina con cui vogliamo continuare a lavorare in una logica win-win basata sul principio della reciprocitĆ anche ai fini della stabilitĆ economica globaleā hanno aggiunto.