MILANO (ITALIA) – L’incredibile mostra sull’Impressionismo che ha stupito Milano.
MOSTRA SULL’IMPRESSIONISMO
A 150 anni dalla nascita dell’Impressionismo, “Cézanne- Renoir” pone a confronto opere e percorso di due maestri del movimento, Paul Cézanne e Pierre -Auguste Renoir. Promossa dal Comune di Milano e prodotta da Palazzo Reale, Musée d’Orsay e Musée de l’Orangerie e Skira Arte, l’esposizione è curata da Cécile Girardeau, conservatrice al Musée de l’Orangerie di Parigi, e Stefano Zuffi, storico dell’arte, con la collaborazione di Alice Marsal, responsabile degli archivi e della documentazione al Musée de l’Orangerie. Cinquantadue capolavori, capaci di offrire un esaustivo spaccato del lavoro dei due artisti, dalle prime tele degli anni settanta dell’Ottocento alle prove più mature dei primi del Novecento, riuniti dal mercante d’arte Paul Guillaume (1891-1934), tutti conservati presso la sede prestigiosa del Musée de L’Orangerie di Parigi, affiancati da una selezione di opere dei due maestri provenienti dal Musée d’Orsay di Parigi e da due tele di Pablo Picasso. È il 15 aprile 1874 quando la Société anonyme des artistes peintres, sculpteurs et graveurs riunisce le proprie opere nello studio del fotografo Nadar, in Boulevard des Capucines a Parigi: pittori come Degas, Renoir e Monet, negli anni precedenti spesso rifiutati dal Salon, la mostra ufficiale che raccoglieva gli artisti più considerati dell’epoca, esprimono nei loro pur diversi stili un nuovo spirito dirompente, controcorrente, estasiante.
ECCO MONET
Proprio da uno di quei quadri, Impression, soleil levant di Monet, prende il nome il movimento a cui aderisce, ognuno a proprio modo, un’intera generazione di artisti, pittori, pensatori. Un secolo e mezzo dopo, l’Impressionismo è ancora una delle correnti artistiche più amate e popolari, tanto che due dei suoi esponenti più noti sono i protagonisti di una mostra a Milano già destinata a diventare uno degli appuntamenti sold out della stagione. In mostra sono in particolare tra i loro maggiori capolavori, che coprono dagli esordi negli anni Settanta dell’Ottocento fino alla maturità alle soglie del Novecento; le opere, raccolte dal grande mecenate e lungimirante collezionista Paul Guillaume, provengono direttamente dalle collezioni del Musée de l’Orangerie e del Musée d’Orsay. Nelle sale di Palazzo Reale le loro opere, su pareti alternate, dialogano in un balletto di rimandi e contrapposizioni.