EUROPA – Il principale gruppo aereo europeo, Lufthansa, ha confermato un piano di ristrutturazione ambizioso che prevede il taglio di 4.000 posti di lavoro entro il 2030, concentrati prevalentemente in Germania e riguardanti soprattutto le posizioni amministrative. Questa manovra, definita la “più grande opera di modernizzazione della sua storia”, ĆØ dettata dalla volontĆ di sfruttare appieno la digitalizzazione e l’automazione dei processi, con un ruolo potenziale per i nuovi software di AI. L’obiettivo primario ĆØ una significativa semplificazione dei processi e una maggiore efficienza organizzativa, che dovrebbe portare a risparmi annuali pari a 300 milioni di euro a partire dal 2028. La compagnia mira a un margine operativo rettificato (Ebit) tra lā8% e il 10% entro il 2030, in netta crescita rispetto al 4,4% del 2024. Questo maxi-piano include anche un maxi-investimento sulla flotta, con l’acquisto di oltre 230 nuovi aerei entro il 2030.
La compagnia aerea avvia la “più grande modernizzazione”
Nonostante le rassicurazioni della compagnia sul mantenimento delle funzioni operative e sul dialogo con le parti sociali, i sindacati hanno giĆ espresso forte preoccupazione per quello che vedono come un “vero e proprio sfoltimento del personale di terra”. In particolare, il sindacato Verdi ha annunciato che difenderĆ i diritti dei lavoratori nelle prossime trattative collettive previste per lāinizio del 2026. La tensione sociale si acuisce anche a causa di una consultazione in corso per un possibile sciopero dei piloti sul tema delle pensioni. La mossa di Lufthansa sottolinea la crescente influenza delle nuove tecnologie nel settore aereo e la necessitĆ per le grandi aziende di bilanciare l’esigenza di redditivitĆ aziendale e competitivitĆ con la tutela dei livelli occupazionali. La compagnia, che impiega circa 103.000 persone globalmente, procede con la sua trasformazione pur affrontando un fronte di conflitto sociale in evoluzione.