GINEVRA – Il calendario economico della settimana a cura di Fabrizio Quirighetti di DECALIA. Questa settimana al centro dell’attenzione degli investitori ci saranno i dati sull’inflazione statunitense di agosto, con l’ indice dei prezzi alla produzione (PPI) e l’indice dei prezzi al consumo (CPI). Mentre tutti ricordiamo cosa stavamo facendo e dove eravamo l’11 settembre di 24 anni fa, speriamo che lo stesso non valga per gli investitori questo giovedƬ (soprattutto per coloro che a Ginevra non saranno davanti ai loro terminali Bloomberg). Dopo gli ultimi dati deludenti sull’occupazione, ci sono ormai pochissime possibilitĆ che la Federal Reserve deluda il mercato alla sua prossima riunione. PerchĆ© ciò accada, i dati attesi sullāinflazione dovrebbero rivelarsi completamente… catastrofici, con un’impennata dei prezzi alla produzione e al consumo. La probabilitĆ che ciò accada ĆØ quindi bassa quanto quella di qualsiasi altra catastrofe. A questo proposito, il consenso prevede un aumento mensile del +0,3% sia per l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) headline che per quello core, rispetto al +0,9% del mese scorso (entrambi ben al di sopra delle aspettative). Lo stesso vale perĀ l’indice dei prezzi al consumo (CPI), con un +0,3% su base mensile previsto per entrambi gli indici headline e core (come il mese precedente), il che implicherebbe un’inflazione annuale del +2,9% (rispetto al 2,7% di luglio) e del +3,1% escludendo energia e alimentari (invariata rispetto a luglio).
Ā L’11 settembre
Lo stesso giorno (giovedƬ 11 settembre) si terrĆ Ā una riunione della BCE, ma molto probabilmente non ci saranno novitĆ , dato che il tasso sui depositiĀ rimarrĆ al livello attuale (2%), poichĆ© la BCE ha probabilmente raggiunto il tasso sui depositi terminale in questo ciclo. Tuttavia, sarĆ interessante tenere d’occhioĀ le proiezioni della BCEĀ sulla crescita nei prossimi trimestri (probabilmente riviste marginalmente al rialzo) e sull’inflazione (stabile o addirittura in leggero calo). Dovremmo anche prestare molta attenzione allaĀ conferenza stampa della signora Lagarde, in particolare quando sorgeranno sicuramente interrogativi sulla situazione fiscale della Francia e sugli strumenti a disposizione della BCE, in particolare sulle procedure e i prerequisiti per utilizzarli al fine di estinguere qualsiasi potenziale crisi del debito sovrano che ostacoli la trasmissione di un’adeguata terapia di politica monetaria.
Nel mondo
Rimanendo in Francia, il Primo Ministro Bayrou non otterrĆ la fiducia dell’Assemblea Nazionale lunedƬ sera. Dopo le sue dimissioni, il Presidente Macron si rivolgerĆ alla nazioneĀ poco dopo. AvrĆ quindi tre opzioni: rimpasto di governo, nuove elezioni generali o dimissioni. La prima opzione ĆØ la più probabile, mentre le altre due porteranno un ulteriore livello di instabilitĆ e un ritardo nel dibattito sul bilancio. Si noti cheĀ anche Fitch dovrebbe aggiornare il suo rating sovrano venerdƬ. A proposito di politica, il Primo Ministro giapponese Ishiba ha annunciato questo fine settimana le sue dimissioni, dopo i deludenti risultati elettorali estivi. Tra poche settimane si terranno elezioni anticipate per la leadership, con la direzione della politica monetaria in gioco quando la situazione si sarĆ stabilizzata. Infine, mercoledƬ saranno pubblicati anche iĀ dati sull’inflazione in Cina, con la lettura deiĀ dati PPI e CPI di agosto. L’attenzione sarĆ rivolta al primo dato, punto di osservazione chiave per valutare i progressi negli sforzi “anti-involutivi” (si veda la nostra nota settimanale del 18 agosto “Parliamo di deflazione!“): il consenso prevede un dato del -2,9% su base annua, in aumento rispetto al -3,6% di luglio, mentreĀ l’inflazione dei prezzi al consumoĀ ĆØ prevista in territorio negativo con un -0,2% su base annua (rispetto allo 0% di luglio).