BUENOS AIRES (ARGENTINO) – Milei presidente dell’Argentina: uno schiaffo ai Brics-
di PIERRE VEYRET ACTIV TRADES
L’ECONOMIA IN ARGENTINA CON MILEI PRESIDENTE
Parliamo di quanto sta accadendo in Argentina, perchĆ© la proposta di dollarizzare il paese, da parte di Milei, sembra uno schiaffo ai Brics, che invece parlano di de-dollarizzazione nei loro scambi commerciali. La logica dietro la dollarizzazione ĆØ chiara: eliminare il rischio di svalutazione improvvisa, aumentare la fiducia degli investitori esteri, e stimolare la crescita economica. Tuttavia, la transizione non ĆØ priva di sfide. La gestione economica del passato ha azzerato le riserve della banca centrale, creando incertezza su come Milei possa ottenere la liquiditĆ iniziale in dollari. La dollarizzazione presenta somiglianze con lāadozione dellāeuro da parte dei paesi europei, ma con differenze significative. Mentre lāEuropa ha creato una banca centrale comune, la dollarizzazione implica la cessione della sovranitĆ monetaria agli Stati Uniti. A livello internazionale, laĀ decisione argentina potrebbe influenzare gli equilibri geopolitici. Inserita inizialmente nei Brics, lāArgentina si trova ora con un leader filoamericano che addirittura propone il dollaro come moneta unica.Ā Lāadozione del biglietto verde come valuta locale avrebbe tutti i vantaggi dellāutilizzo di una moneta di grandi dimensioni, ma dāaltra parte presenta evidenti svantaggi.
LA POLITICA MONETARIA
Il principale ĆØ che il paese smetterebbe di controllare la politica monetaria; quindi, tutte le decisioni in tal senso dipenderebbero dal paese che emette la moneta, in questo caso la Federal Reserve americana (FED), perdendo la sovranitĆ nel controllo monetario, e ponendosi in una condizione di svantaggio verso ciò che decidono i mercati e un paese straniero. Inoltre, non sarebbe possibile svalutare per recuperare competitivitĆ internazionale. E per ultimo, la banca centrale non potrebbe funzionare da prestatore di ultima istanza nel caso di crisi bancarie o corse agli sportelli, poichĆ© i depositi sarebbero in valuta estera. La storia ci dice che la dollarizzazione ĆØ stata possibile in paesi piccoli che non avevano la capacitĆ di esercitare una propria politica monetaria. Per paesi grandi come lāArgentina le cose potrebbero anche non funzionare. E per noi, che siamo sempre stati favorevoli alla sovranitĆ monetaria, come metodo per recuperare competitivitĆ anche attraverso svalutazioni limitate e controllate, la dollarizzazione non può essere considerata come la strada giusta per tornare a crescere. Sul fronte dati, ieri hanno sorpreso negativamente quelli relativi al mercato immobiliare Usa, in particolar modo le vendite di case esistenti, scese del 4.1% su base mensile, a 3.8 milioni, il livello più basso da 13 anni a questa parte.