STILE – L’ombra digitale si allunga sul mondo dell’arte e della cultura in Europa, sfumando i confini tra la creazione umana e l’ingegno artificiale. Un recente sondaggio Eurobarometro getta una luce inquietante sulla percezione che i cittadini europei hanno delle opere visive, sonore e letterarie, rivelando una crescente difficoltà nel distinguere l’autenticità dell’intervento umano dalla fredda efficienza algoritmica. Sebbene otto europei su dieci riconoscano l’importanza cruciale di arte e cultura per il proprio benessere e tempo libero, la diffusione capillare delle nuove tecnologie sta erodendo una certezza fondamentale: la capacità di riconoscere la mano dell’artista. Il ritmo incalzante con cui l’intelligenza artificiale generativa si insinua nel tessuto sociale europeo trova un’eco preoccupante nei risultati del sondaggio. Meno della metà di coloro che si considerano avvezzi al mondo dell’arte (appena il 48%) si dichiara in grado di discernere tra un manufatto artistico nato dall’estro umano e uno generato da macchine e sofisticati programmi.
Intelligenza artificiale e cultura
Questo dato allarmante solleva interrogativi profondi sul futuro della fruizione artistica e sul valore stesso dell’opera d’arte. Se la provenienza, l’impronta unica dell’artista, diviene indistinguibile, cosa ne sarà del legame emotivo e intellettuale che ci connette alla creazione? La democratizzazione dell’accesso all’arte attraverso l’intelligenza artificiale rischia di appiattire la percezione, uniformando gusto e sensibilità di fronte a opere prive di una storia umana, di un percorso creativo intriso di esperienze e fragilità. Il sondaggio Eurobarometro non si limita a registrare una difficoltà di distinzione, ma suggerisce una potenziale trasformazione nel modo in cui ci rapportiamo all’arte. La facilità con cui l’intelligenza artificiale può produrre contenuti visivi, sonori e narrativi tecnicamente impeccabili rischia di oscurare il valore intrinseco dell’imperfezione umana, della ricerca stilistica, del racconto personale che da sempre hanno nutrito il mondo dell’arte. In un’epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra esistenza, la sfida cruciale per l’Europa sarà quella di preservare la consapevolezza del valore autentico della creazione umana.














