ECONOMIA – Philip Hampson Knight, nato a Portland, Oregon, nel 1938, è una figura chiave nel panorama imprenditoriale globale, noto principalmente come cofondatore e presidente emerito di Nike. La sua formazione affonda le radici nello sport e nella finanza; laureatosi in contabilità all’Università dell’Oregon nel 1959 e ottenendo un Master in Business Administration a Stanford, Knight era anche un promettente mezzofondista, allenato da Bill Bowerman. Questa duplice esperienza fu cruciale: dopo un viaggio intorno al mondo post-laurea, nel 1962, Knight scoprì in Giappone le scarpe da corsa Tiger (Onitsuka), rimanendone colpito per qualità e convenienza. Con un acume imprenditoriale, si assicurò i diritti di distribuzione per gli Stati Uniti occidentali, intuendo il potenziale delle calzature giapponesi di soppiantare quelle tedesche sul mercato americano.
Philip Hampson Knight: la nascita di un colosso globale
L’incontro tra il business e lo sport si concretizzò il 25 gennaio 1964 con la fondazione di “Blue Ribbon Sports” (BRS) in collaborazione con il suo ex allenatore, Bill Bowerman. BRS, che in seguito sarebbe stata rinominata Nike, rappresentò l’embrione di un impero che Knight ha guidato per oltre cinquant’anni come CEO e presidente. Il suo successo non si limita solo all’abbigliamento sportivo: è anche proprietario della Laika Entertainment (precedentemente Will Vinton Studios), attiva nella produzione cinematografica. Secondo le stime di Forbes, la sua visione e leadership lo hanno proiettato tra le persone più ricche del mondo, con un patrimonio che nel maggio 2022 superava i 42,9 miliardi di dollari.














