IMPRESA – Il gruppo bancario privato ginevrino Pictet, una delle più antiche e stimate realtà del settore, ha registrato un lieve aumento dei profitti nel primo semestre del suo 220° anno di attività. Con una storia che affonda le radici nel 1805, la società si conferma un pilastro della gestione patrimoniale indipendente in Europa, servendo sia clienti privati che investitori istituzionali. Nonostante le incertezze geopolitiche e le fluttuazioni valutarie che hanno caratterizzato il periodo, i ricavi si sono mantenuti stabili a 1,6 miliardi di franchi svizzeri, mentre l’utile è salito del 3% a 331 milioni, un risultato reso possibile anche da una oculata contrazione dei costi del 2%.
Pictet festeggia il 220° anno di storia
Questi risultati solidi dimostrano la resilienza del modello di business di Pictet, come sottolineato dal socio senior Marc Pictet. Il successo è stato trainato dalla crescita della clientela e dalle solide performance degli investimenti. A fine giugno, i patrimoni in gestione si attestavano a 711 miliardi, in calo del 2% a causa della debolezza del dollaro. Nonostante ciò, la società mantiene una posizione finanziaria estremamente solida, con un Total Capital Ratio del 24%, ben al di sopra del requisito minimo, e mezzi propri per 3,3 miliardi. Questo approccio prudente e la continua attenzione alla qualità e alla fiducia dei clienti si riflettono nella volontà del gruppo di continuare a investire in talenti e tecnologia per garantire un’esperienza d’investimento superiore.