ECONOMIA – L’imposizione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti ha gettato un’ombra di incertezza sull’economia svizzera, portando il Consiglio federale a valutare attentamente le possibili ripercussioni. La riunione del 16 aprile 2025 ha evidenziato come la politica doganale statunitense, con l’introduzione di dazi supplementari su acciaio, alluminio, automobili e un dazio forfettario sulle importazioni, stia generando un clima di preoccupazione. Le stime attuali indicano un probabile rallentamento della congiuntura svizzera, discostandosi dalle precedenti previsioni di crescita del PIL. Tuttavia, il Consiglio federale rassicura sul fatto che, al momento, non si prevede un crollo dell’economia. L’elevata volatilità degli sviluppi e la sospensione temporanea dei dazi specifici per la Svizzera contribuiscono a un quadro complesso e in continua evoluzione.
Il Consiglio federale ha sottolineato l’importanza di un monitoraggio costante
Un fattore mitigante è rappresentato dall’esenzione di gran parte dei prodotti farmaceutici dai dazi, un settore chiave per l’economia svizzera. Nonostante ciò, le ripercussioni indirette, derivanti dall’indebolimento della congiuntura mondiale e dalla turbolenza dei mercati finanziari, rimangono un elemento di preoccupazione. Per affrontare le potenziali conseguenze negative sull’occupazione, il Consiglio federale intende fare ricorso all’indennità per lavoro ridotto. Questo strumento, già collaudato in passato, consente di prevenire i licenziamenti in caso di perdite di lavoro temporanee e inevitabili. La Segreteria di Stato dell’economia ha già comunicato agli organi di esecuzione dell’assicurazione contro la disoccupazione che i nuovi dazi possono essere considerati una motivazione valida per richiedere l’ILR, a condizione che le aziende interessate soddisfino i requisiti necessari. Inoltre, il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca sta lavorando per prorogare la durata massima dell’ILR a 18 mesi, un provvedimento che mira a fornire un sostegno più ampio alle imprese in difficoltà.