OSLO (NORVEGIA) – Scoperto in Norvegia il più grande giacimento di terre rare dell’Europa.
SCOPERTO IN NORVEGIA IL PIÙ GRANDE GIACIMENTO DI TERRE RARE DELL’EUROPA
In un comunicato la compagnia Rare Earths Norway ha annunciato che sarebbe stato scoperto in Norvegia, in un’area a un centinaio di chilometri da Oslo, il più grande giacimento di terre rare dell’Europa. La società mineraria norvegese Rare Earths Norvegia (“REN”) avrebbe stilato una stima delle risorse minerarie che mostra che il Fen Carbonatite Complex ospiterebbe il più grande deposito di elementi di terre rare dell’Europa continentale. Dopo tre anni di esplorazione mirata, REN avrebbe fornito una stima delle risorse minerali Maiden per il complesso Fen Carbonatite. Si tratterebbe di un traguardo importante che sottolinea la posizione della Norvegia come parte vitale della catena del valore europea delle terre rare e delle materie prime critiche. La Maiden Mineral Resource Estimate mostrerebbe che il Fen Carbonatite Complex (“FCC”) ospita il più grande deposito di REE nell’Europa continentale valutato fino ad oggi. La stima attuale coprirebbe gran parte dell’area del progetto e quindi sarebbe una scoperta enorme per REN, Norvegia ed Europa. Il lavoro attuale fornisce una stima della profondità delle risorse minerarie fino a -468 m sotto il livello medio del mare (msl). REN si aspetta un significativo potenziale futuro per il progetto, con precedenti perforazioni esplorative completate dal Servizio Geologico della Norvegia e dal consulente geologico del consiglio della contea di Telemark, indicando che la mineralizzazione è aperta a una profondità di circa -1000 metri sul livello del mare.
LE TERRE RARE, MATERIALE CRITICO
Le terre rare sono il più critico dei materiali critici. L’Europa attualmente non ne produce. Ma Rare Earth Norway (REN) promette una svolta. Nel Complesso di Fen potrebbero esserci 8,8 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare, almeno quattro volte di più rispetto a quanto si ritiene racchiuda il giacimento svedese Kiruna. L’area norvegese sarebbe ricca di terre rare pregiate: 1,5 milioni di tonnellate di ossidi di neodimio e praseodimio, particolarmente ricercati perché usati nei supermagneti, presenti nelle pale eoliche e nelle auto elettriche. REN prevede che lo sviluppo di nuovi metodi di estrazione aumenterà la stima delle risorse. La stima delle risorse mostrerebbe che Rare Earths Norvegia deterrebbe i diritti sul più grande deposito di terre rare nell’Europa continentale. La scoperta potrebbe essere estremamente importante per la comunità locale di Nome, ma anche per la Norvegia e per l’Europa per generazioni. Rare Earths Norvegia sta perseguendo attivamente le ambizioni del governo norvegese attraverso la nuova strategia mineraria per sviluppare l’industria mineraria più sostenibile al mondo.
IL PROGETTO
L’obiettivo di Rare Earths Norvegia sarebbe quello di contribuire a una catena del valore totale e compatta, dalla miniera al magnete, con un impatto climatico e ambientale notevolmente inferiore. La compagnia continuerà il lavoro di esplorazione a Fen, con una nuova campagna di perforazione già programmata per il 2024. Continuerà a valutare la fattibilità economica del progetto attraverso un lavoro di studio continuo, con risultati previsti più avanti nel 2024. Rare Earth Norvegia prevederebbe di creare una fabbrica pilota vicino al deposito nel comune di Nome dove testere nuove tecnologie e ottimizzare la lavorazione dei minerali. Inoltre il progetto pilota costituirebbe una piattaforma educativa per la formazione e l’istruzione del futuro personale, in stretta collaborazione con le scuole locali. L’esplorazione, lo sviluppo di nuove tecnologie e l’estrazione sperimentale dovrebbero portare a una decisione di investimento di 10 miliardi di corone norvegesi per sviluppare la prima fase dell’estrazione mineraria entro il 2030. La Norvegia potrebbe quindi coprire il 10% della domanda di terre rare, in linea con gli obiettivi dell’Unione europea ai sensi della legge sulle materie prime critiche.














