SVIZZERA – La Svizzera si prepara a svolgere un ruolo attivo nel Secondo Vertice mondiale per lo sviluppo sociale, in programma a Doha dal 4 al 6 novembre 2025. A trent’anni dal Vertice di Copenaghen del 1995, questo cruciale incontro globale, convocato sotto l’egida delle Nazioni Unite, mira a rivitalizzare gli impegni internazionali per un progresso sociale più equo e inclusivo. La partecipazione elvetica, guidata dalla segretaria di Stato Helene Budliger Artieda, sottolinea l’importanza che Berna attribuisce al multilateralismo e all’accelerazione dell’attuazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Il Vertice si focalizzerĆ sul superamento delle lacune nell’applicazione dei pilastri di Copenaghen, sradicamento della povertĆ , piena occupazione produttiva e inclusione sociale, integrando al contempo nuove sfide come la paritĆ di genere, la resilienza climatica e l’impatto dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie sullo sviluppo sociale. La Svizzera, attiva nei negoziati per la dichiarazione politica, conferma il suo impegno per una tabella di marcia aggiornata e lungimirante, essenziale per orientare l’azione globale fino al 2030 e oltre.
La strategia svizzera a Doha si distingue per l’approccio inclusivo e la composizione della sua delegazione mista
Nominata dal Consiglio federale il 15 ottobre 2025, la squadra non ĆØ composta solo da rappresentanti governativi (DEFR, DFI, DFAE), ma ĆØ stata strategicamente allargata per includere figure chiave dei sindacati, delle associazioni dei datori di lavoro e della societĆ civile. Questa formula “tripartita” garantisce che la posizione svizzera rifletta una visione olistica dello sviluppo sociale, che tenga conto delle diverse prospettive e dei bisogni di attori economici e sociali cruciali. L’obiettivo ĆØ promuovere un dialogo sociale forte e portare a livello internazionale l’esperienza svizzera nel conciliare crescita economica e coesione sociale. Il contributo del Paese alpino sarĆ determinante nel definire gli orientamenti per rafforzare la dimensione sociale dello sviluppo sostenibile, con l’ambizione di non lasciare indietro nessuno, come previsto dal principio fondamentale dell’Agenda 2030.














