MILANO, Italia – La startup italiana Terra Innovatum ha ufficialmente fatto il suo ingresso sul Nasdaq, segnando un momento storico per l’innovazione energetica tricolore. La società ha suonato la campanella di apertura a Wall Street, celebrando il debutto in Borsa dopo la fusione con la SPAC GSR III Acquisition Corp. L’operazione ha portato in cassa 130 milioni di dollari, destinati allo sviluppo del primo microreattore modulare da 1 MW entro la fine del decennio.
Un reattore nucleare prêt-à-porter: il progetto SOLO™
Il cuore tecnologico di Terra Innovatum è il progetto SOLO™, un microreattore modulare pensato per rivoluzionare la produzione energetica decentralizzata. A differenza delle grandi centrali nucleari, SOLO mira a fornire energia pulita, sicura e scalabile a una vasta gamma di applicazioni:
- Ospedali e cliniche
- Piccole industrie e data center
- Condomini e comunità residenziali
- Miniere, isole e aree remote
Grazie all’utilizzo di componenti standardizzati e combustibile LEU (Low Enriched Uranium), il reattore promette costi contenuti, zero emissioni di carbonio e una gestione semplificata.
Partnership industriali e roadmap
Per accelerare la produzione, Terra Innovatum ha stretto una partnership strategica con ATB Riva Calzoni, azienda italiana leader nella progettazione di impianti nucleari. L’accordo prevede la serializzazione e industrializzazione del reattore SOLO entro il 2028, con il primo impianto pilota previsto in Illinois. Nei piani futuri c’è anche l’installazione in Italia.
Valutazione da unicorno e prospettive globali
Dopo il debutto sul listino con il ticker NKLR, le azioni di Terra Innovatum hanno registrato un balzo del +34%, portando la valutazione oltre 1 miliardo di dollari. Questo posiziona la startup tra gli unicorni italiani più promettenti nel settore dell’energia pulita. Il CEO e cofondatore ha dichiarato: “Vogliamo democratizzare l’accesso all’energia nucleare, rendendola compatibile con le esigenze locali e ambientali del XXI secolo.”
(Fonti: Nasdaq Press Release, Terra Innovatum)














