LUGANO – La compagnia energetica ungherese MOL sta valutando l’acquisizione degli asset strategici di Lukoil, in particolare la raffineria Burgas Neftochim nei Balcani. Viktor Orbán ha definito l’operazione un’opportunità unica per rafforzare la posizione dell’Ungheria nel settore energetico europeo. Il ministro degli Esteri Péter Szijjártó ha confermato che MOL mantiene rapporti commerciali con Lukoil e che sono in corso negoziati per l’acquisto di alcuni beni. La raffineria Burgas, tra le più moderne della regione, può lavorare fino a sette milioni di tonnellate di greggio all’anno. Secondo analisti, l’ingresso di MOL come unico offerente UE potrebbe ridurre la dipendenza energetica da Mosca e rafforzare la sicurezza energetica regionale. Le trattative restano delicate, anche per l’impatto delle sanzioni internazionali e le deroghe concesse agli acquisti di petrolio russo. Un eventuale accordo segnerebbe un passo geopolitico rilevante, con l’Ungheria pronta a sostituire la Russia in un nodo chiave dell’approvvigionamento.














