DI ANGELO SABBADIN – Il Valpolicella Classico Superiore rappresenta la storia e un punto di riferimento per tutta la denominazione, ottenuto da uve Corvina, Rondinella e Cabernet. L’affinamento si protrae per 60 mesi in botti grandi di rovere. Unisce da sempre una piacevole e ottima beva senza rinunciare alla complessitĆ gustativa. Nella denominazione Classico Superiore, su cui il ConsorzioĀ punta molto nei prossimi anni, si puntaĀ a farlo diventare il vino più rappresentativo della Valpolicella. Sulle tavole si trova un po’ di tutto, dai vini snelli e agili, scarichi di colore stile Pinot Nero, a quelli concentrati, stratificati, densi e complessi.
Valpolicella Classico superiore di Quintarelli
La Valpolicella di Quintarelli unisce i 2 mondi alla perfezione. Quadro aromatico ampio dove si incrociano classici frutti rossi come marasche, prugna, lampone. Con note di spezie come il pepe nero, la noce moscata, legno di cedro, erbe officinali, tocco di tabacco alla menta e di scorza di arancio essicata, firma autorevole della Corvina. Assaggio dinamico, lāavvolgente morbidezza, la generosa sapiditĆ , un tannino aggraziato accompagnano la lunga chiusura con rimandi fruttati.
Amarone Classico della Valpolicella 2017 Giuseppe Quintarelli
Una selezione maniacale delle uve che vengono fatte appassire in modo completamente naturale per oltre 100 giorni. Sette anni di affinamento nelle grandi botti di rovere, ed eccolo qui, sua maestĆ lāAmarone. Unāannata molto difficile la 2017, ma chi ha saputo gestire le avversitĆ ha prodotto degli Amarone di grande spessore dopo 2 annate molto buone. Stratificata e complessa la parata olfattiva, dove si trovano amarene eĀ prugna in confettura, piccoli frutti neri sotto spirito e floreale di violette e rose essicate. Inoltre erbe aromaticheĀ timo, maggiorana, speziato di ginepro, pepe, cardamomo, resine pregiate, radice di liquerizia, soffio minerale e finale di moka e fava di cioccolato. Sul palato denso nella materia avvolgente e succosa, vigoroso ma vellutato, tannino profondo ma finissimo sapientemente cesellato, con vitale aciditĆ Ā a stabilire lāequilibrio generale.
Amarone Classico della Valpolicella Tre Terre 2013 Giuseppe Quintarelli
Riprende una dicitura degli anni 80 che veniva utilizzata per il Recioto, le uve che provengono dai vigneti di Negrar, Marano e Sant’Ambrogio. Rispetto alla versione classica dellā Amarone ho apprezzato delle sottili differenze riguardo al tannino un po’ più pronunciato, e una speziatura unita allāaciditĆ che lo rende a tratti quasi piccante. Naso profondo e finissimo, coccolano lāolfatto sottili note di frutti neri maturi, in composta, amarene, prugne, mirtilli seguite da tocchi di grafite, pietra focaia, note balsamiche di liquerizia, china, spezie dolci ginepro, pepe nero, soffio di sottobosco, catrame, pellame pregiato. Sul palato ĆØ caldo, ricco, si apre a ventaglio, rivelando una fenomenale ampiezza e un equilibrio perfetto, i tannini sono impeccabili, finissimi, seguiti da un guizzo sapido-salinoĀ che dĆ movimento.Ā Vino dalla lunghezza infinita con note finali di legni pregiati e spezie orientali, grande profonditĆ . Difficile fare di più e soprattutto chiedere di più ad un vino. Immenso.