DI ANGELO SABBADIN- Dopo la Barcellona Wine Week sono rimasto piacevolmente sorpreso per la qualità, la varietà e l’energia che ho trovato nei vini spagnoli. In particolare nei vini della Rioja. I produttori hanno un solido piede nella tradizione, ma sono proiettati nel futuro sapendo di dover proporre vini contemporanei, freschi e di facile lettura. Nella Rioja il vino è molto più di una semplice bevanda. È il compagno delle storie della regione, il testimone dei momenti decisivi della vita, l’anima delle molte celebrazioni, una vera spina dorsale. La tradizione della Rioja è viva e rigogliosa, alimentata dall’energia e dalla visione di una nuova generazione di viticoltori e viticoltori. Un secolo di tradizione dimostra che, nonostante le radici siano profonde, il futuro è altrettanto luminoso.
100 anni di vino vivo
Da più di un secolo i produttori della Rioja si dedicano a questo con cuore e anima. È un atteggiamento che trascende le generazioni, qualcosa che portano con orgoglio e che plasma il loro modo di agire, relazionarsi e vivere. La denominazione di origine è leader in Spagna con 325 milioni di bottiglie vendute ogni anno nel mondo. Il 40% del venduto è esportato in 135 paesi. I mercati chiave sono Regno Unito, Stati Uniti, Svizzera, Germania. La prima denominazione di origine è data 1925 e la prima di origine qualificata è del 1991. Sono 578 le aziende vinicole e 13879 i viticoltori che operano in 66902 ettari.La Rioja alta copre il 42% della superficie, la Rioja orientale il 38% e la Rioja alavesa il 20%.
La produzione
Ogni anno sono prodotti 409 milioni di chilogrammi di uva. I rossi sono l’88% : Tempranillo, Garnacha Tinta, Graciano, Mazuelo, Maturana Tinta. Le Varietà bianche sono il 9%: 67% Viura, Malvasia, Garnacha Blanca, Tempranillo Blanco, Maturana Blanca, Turruntés, Chardonnay, Sauvignon blanc, Verdejo. Il nome Tempranillo deriva dalla parola “temprana” che in lingua spagnola significa precoce, perché matura precocemente, e solo in Spagna esistono 28 denominazioni di vitigni che possono essere ricondotti ad esso, e ne citiamo giusto alcuni: Tinta de Pais, Tinta de Toro, Tinta de Madrid, tutti ceppi di Tempranillo. Nella regione vinicola di Rioja i vigneti seguono il corso del fiume Ebro per circa 100 km tra le città di Haro e Alfaro. Dal 1991, la zona vinicola di Rioja vanta lo status speciale di Denominación de Origen Calificada (DOCa), che ad oggi è conferito altrimenti solo al Priorat.
La storia
Un tempo la Rioja si chiamava la Tierra del Río Oja, prendendo il nome da un fiumiciattolo che favoriva l’orticoltura. Furono i Celti a iniziare a coltivarvi le viti, e i Romani gettarono poi le basi per la viticoltura moderna. Nel XVII secolo, l’industria vinicola rappresentava persino la principale fonte di ricchezza della regione. Il progresso tecnologico del XIX secolo plasmò infine il carattere unico della Rioja, che d’allora divenne sempre più famosa. Alla fine del 1700, venne adottato il metodo Bordolese per maturare vini in Barrique, durante l’invasione della fillossera in Europa che devastò i vigneti francesi, i produttori Bordolesi si trasferirono in Spagna, dove vennero affinate le metodologie francesi, segno distintivo della regione, utilizzando le uve autoctone, in particolare il Tempranillo. Dopo svariate difficoltà economiche del XIX secolo, alcune delle cantine della Rioja furono costrette ad importare il rovere Americano, invece delle Barrique Francesi più costose; il rovere Americano veniva lavorato e tagliato per costruire botti per la maturazione del vino, e ad oggi esso è ancora ampiamente utilizzato, più delle botti francesi.
L’invecchiamento
I lunghi tempi di invecchiamento in botte dei vini rossi della Rioja costituiscono, di fatto, un caso piuttosto particolare e unico. Mentre la media mondiale suggerisce tempi compresi mediamente fra i due e i quattro anni, nella Rioja si va dai quattro ai dieci anni, e non è difficile arrivare anche al doppio. Recentemente si sta registrando un cambiamento e alcune cantine producono vini rossi maturati per due o tre anni in botte. Questo nuovo corso ha dato vita a due stili distinti di vini I tradizionali e lungamente maturati in botte, dagli aromi e sapori tostati, terrosi e morbidi e quelli moderni dai sapori ed aromi più freschi e croccanti Il sistema di classificazione tradizionale di Rioja per l’invecchiamento del vino ha influenzato altre regioni spagnole. La quantità di tempo che un vino di Rioja trascorre in botti determina quale delle categorie ufficiali di invecchiamento di Rioja va sull’etichetta: Joven, Crianza, Reserva o Gran Reserva.
La selezione
I rossi
El Miròn del Humilladero Vinedo Prefiloxérico 2021 Rioja DOCa Bodegas Paco Garcia 94
Iconic Cosecha 2018 Rioja Alavesa DOCa Michel Rolland Javier Galarreta Bodegas Baigorri 94
Queiron de Gabriel 2011 Rioja Reserva DOCa Vinedos Familiares Dominio de Queiron 93
Vina Bujanda Gran Reserva Rioja DOCa Vina Bujanda 92
Pribatibo Rioja DOCa Gran Reserva 2013 Hacienda el Ternero 93
Cornelio Emperador Vendimia Seleccionada Rioja DOCa Reserva 2019 Bodegas Cornelio Dinastia. 91
El Regalo Vinedo Singular Rioja DOCa 2021 Bodegas Izadi 92
Nunca Jamàs Vino de Laguardia 2023 Rioja DOCa Bodegas Javier San Pedro Ortega 92
Territorio Taron 2017 Rioja Alta DOCa Bodegas Taron 92
Valenciso Cemento Rioja DOCa 2021 Bodeguera de Valenciso 91
Queiron Mi Lugar Seleccion de Parcelas Vino de Quel Rioja Oriental DOCa Dominio de Queiron 92
I bianchi
Vino Blanco Vinedo Singular Finca la Pared de los Curas Juan Valdelana 2022 Rioja Alavesa DOCa Bodegas Valdelana 94
Bordon Vina Sole Seleccion Tete de Cuvée Gran Reserva 2018 Rioja DOCa Bodegas Franco-Espanolas 94
2 Cepas Blanco de Guardia Marques del Atrio Rioja DOCa 2020 Marques del Atrio 93
Vina Muriel Vino de Elciego 2020 Rioja DOCa Bodegas Muriel 91
Faustino I Gran Reserva Blanco Rioja DOCa Bodegas Faustino 91