GINEVRA – Focus sul private market a cura di Nicolò Miscioscia, Partner – Head of Private Market di DECALIA. In un mercato sempre più alla ricerca di rendimenti con maggiore controllo, i fondi secondari nel credito privato stanno emergendo come un’opportunità interessante. A differenza dei tradizionali investimenti primari che immobilizzano il capitale per anni e richiedono un avvio paziente, i secondari offrono un’esposizione ad asset consolidati, apportando immediatezza, visibilità e flessibilità ai portafogli.
I fondi secondari nel credito privato
1. Implementazione accelerata, rendimento immediato.
I secondari nel credito privato consentono agli investitori di bypassare la curva a J tipica delle operazioni primarie. Il capitale viene implementato più rapidamente in prestiti consolidati o portafogli che generano già reddito, con conseguente contributo di rendimento immediato e maggiore efficienza del capitale, fattori fondamentali in un contesto in cui il tempismo è importante.
2. Maggiore visibilità del portafoglio.
Poiché i secondari coinvolgono asset già sottoscritti e performanti, offrono maggiore trasparenza sulla qualità del credito, sulle metriche di performance e sull’esposizione al rischio. Questa visibilità consente una migliore costruzione del portafoglio, proiezioni dei flussi di cassa più affidabili e una migliore calibrazione del rapporto rischio-rendimento.
3. Diversificazione e selettività del rischio.
Attraverso i secondari, i gestori possono ottenere un’esposizione mirata a settori, aree geografiche o periodi specifici. Ciò crea opportunità per diversificare i portafogli evitando i rischi di concentrazione o per aumentare l’esposizione a segmenti ad alto potenziale senza le incertezze degli investimenti in blind pool.
4. Dislocazioni dei prezzi = Opportunità.
In periodi di stress di mercato o di disallineamenti di liquidità, i titoli secondari possono essere scambiati al di sotto del loro valore intrinseco. I gestori esperti possono cogliere questi momenti per acquisire asset di alta qualità a prezzi interessanti, migliorando così il potenziale di rendimento interno (IRR) e il rendimento totale.
5. Riciclo della liquidità e flessibilità.
I titoli secondari introducono anche un elemento di agilità del portafoglio, consentendo ai gestori di riallocare il capitale, ribilanciare le esposizioni o sfruttare opportunità tattiche senza attendere le scadenze a lungo termine tipiche del debito privato. Ciò migliora l’adattabilità del portafoglio, soprattutto se integrato con prestiti diretti, finanziamenti basati sugli asset o strategie opportunistiche.
Conclusione
L’integrazione dei secondari in un programma di credito privato multi-strategia crea un mix virtuoso di visibilità, rendimento e flessibilità. Consente un avvio più rapido, integra strategie meno liquide e permette un’allocazione dinamica attraverso i cicli di mercato. Poiché gli investitori sono sempre più alla ricerca di rendimenti solidi, adeguati al rischio e con profili di liquidità migliorati, i titoli secondari si distinguono come un potenziamento strategico, e non come un elemento secondario, nei portafogli di credito privato.