IMPRESA – L’azienda elettrica statale svedese, Vattenfall, ha dato il via libera alla costruzione della prima centrale nucleare in Svezia da oltre 40 anni. L’annuncio, atteso e significativo, è stato fatto presso la centrale di Ringhals, nella regione meridionale di Halland, alla presenza del premier Ulf Kristersson e di diversi ministri. Questa decisione segna una netta inversione di rotta rispetto al passato, ponendo il Paese scandinavo in prima linea per la creazione di “più energia stabile e senza fossili”. Kristersson ha sottolineato che l’iniziativa è il frutto di una valutazione di Vattenfall che la ritiene economicamente interessante, ma è anche una chiara conseguenza di una direzione politica ben definita a favore del nucleare. L’obiettivo è rafforzare la sicurezza e la stabilità del sistema energetico svedese, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili e assicurando una fornitura costante.
Via libera ai reattori modulari dopo 40 anni di stop per garantire stabilità energetica
La novità tecnologica che rende possibile questo ambizioso progetto è l’adozione di reattori modulari e di piccola scala, noti come SMR (Small Modular Reactors). Vattenfall guiderà l’investimento, sostenuta da altre aziende svedesi, e si avvarrà della collaborazione di due colossi internazionali: la ditta britannica Rolls-Royce e l’americana GE Vernova, che forniranno la tecnologia SMR. La penisola di Värö, dove è già operativa la centrale di Ringhals, è stata identificata come la posizione migliore per l’installazione del nuovo impianto nucleare. Questa scelta logistica mira a sfruttare le infrastrutture esistenti e l’esperienza del personale. Il ritorno all’energia nucleare in Svezia è un segnale forte nel panorama energetico europeo, evidenziando come i reattori di nuova generazione vengano considerati una soluzione strategica e fattibile per la transizione ecologica e la lotta al cambiamento climatico.