BERNA – Chi prepara il croissant? Nuove regole nel diritto alimentare.
NUOVE REGOLE NEL DIRITTO ALIMENTARE
Dal 1° febbraio 2024 in Svizzera si applicheranno nuove regole in materia di diritto alimentare. Ad esempio, in futuro i punti vendita dovranno indicare per iscritto la provenienza dei prodotti da forno nella vendita sfusa. Inoltre la Confederazione introduce valori massimi per i residui di prodotti chimici PFAS nelle derrate alimentari. Sono previste nuove regole per evitare gli sprechi alimentari. La protezione della salute sarĆ ulteriormente rafforzata per i colori per tatuaggi. Lā8 dicembre 2023 il Consiglio federale ha adottato le rispettive modifiche del diritto alimentare. La revisione del diritto alimentare riguarda 25 ordinanze e rafforza la protezione della salute e dagli inganni e mantiene la legislazione svizzera allo stesso livello di quella dell’UE. Le modifiche entreranno in vigore il 1° febbraio 2024. Dichiarazione della provenienza dei croissant e dei Berliner nella vendita sfusa. I consumatori devono essere messi in grado di riconoscere più facilmente dove vengono prodotti il pane e i prodotti di panetteria fine venduti sfusi. Di conseguenza, in futuro le panetterie, i ristoranti e i rivenditori al dettaglio dovranno indicare il Paese di produzione per iscritto, anzichĆ© solo oralmente.
I PRODOTTI
Valori massimi di PFAS nella carne, nel pesce e nelle uova. Le sostanze polifluoroalchiliche sono un gruppo di prodotti chimici difficilmente degradabili. A causa del loro uso diffuso, ad esempio nelle materie plastiche, negli indumenti da pioggia o nelle schiume antincendio, possono finire nell’ambiente e quindi nella catena alimentare. Con la revisione del diritto alimentare, la Confederazione introduce valori massimi per i residui di PFAS nelle derrate alimentari, i quali corrispondono ai livelli massimi dell’UE e si applicano a uova, carne, alcune specie di pesce, crostacei e molluschi bivalvi. La revisione crea anche un quadro giuridico per la ridistribuzione delle eccedenze alimentari, fornendo ai produttori e ai rivenditori al dettaglio linee guida chiare sulle misure da adottare prima di poter donare le derrate alimentari o cederle a organizzazioni caritatevoli. CosƬ facendo si proteggono i consumatori e la certezza del diritto contribuisce a ridurre ulteriormente la quantitĆ di cibo sprecato.














