BELLINZONA – A Villa dei Cedri di Bellinzona sedici artisti a confronto per “Disappear Here”.
MOSTRA A VILLA DEI CEDRI DI BELLINZONA
Costruita attorno al 1860, Villa dei Cedri racconta tre secoli di storia, da una societĆ preindustriale a un mondo globalizzato. La mostra Ā«Disappear HereĀ» invita sedici artisti a confrontarsi, a partire dai loro interrogativi contemporanei, con iĀ valori e le tradizioni di cui la Villa ĆØ testimone. Attraverso la percezione di decadenza e la critica a uno stile di vita oramai scomparso, dipinti, disegni, sculture, fotografie, video e installazioni rivelano la visione di una generazione di artisti segnata dal declino, ma anche dalla forza della lotta e della speranza.Ā Mostra a cura di Rolando Bassetti, Direttore del Centre dāart contemporain Yverdon-les-Bains.
L’ARTE E GLI ARTISTI
L’edificio che ospita il Museo Villa dei Cedri, ĆØ una villa di origine almeno ottocentesca, frutto di diversi interventi di trasformazione susseguitisi nel tempo. Se inizialmente la casa di campagna presentava sobrie forme tardo neoclassiche, l’aspetto attuale ĆØ dovuto principalmente all’ampliamento progettato dall’architetto milanese Nelusco Mario Antoniazzi su commissione del banchiere Arrigo Stoffel, il quale acquistò la proprietĆ nel 1931. La villa sorge a Ravecchia, villaggio situato sul declivio dei torrenti Dragonato e Guasta, a sud di Bellinzona, cittĆ alla quale fu aggregato nel 1907. Sul finire dell’Ottocento, Ravecchia era considerato “il più bel sobborgo di Bellinzona, ricco di vegetazione, di ville e con vista imprendibile sulla bassa valle del Ticino fino al Lago Maggiore” (Dizionario geografico svizzero, 1906). In questo luogo di residenza e villeggiatura si praticavano agricoltura, giardinaggio, allevamento di bestiame e si trovavano vaste piantagioni di alberi da frutto.