BRUXELLES (BELGIO) – Banca Centrale Europea: “Le prospettive sulla stabilità economica rimangono fragili”.
REPORT ECONOMICO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA
Secondo la Banca Centrale Europea le prospettive per la stabilità finanziaria dell’area dell’euro rimangono fragili, nel contesto delle recenti tensioni bancarie al di fuori dell’unione monetaria. Sebbene le condizioni economiche siano leggermente migliorate, le prospettive di crescita incerte. Queste sono associate all’inflazione persistente e all’inasprimento delle condizioni di finanziamento che continuano a pesare sui bilanci di imprese, famiglie e governi. Inoltre, un inatteso deterioramento delle condizioni economiche o una stretta finanziaria potrebbero determinare aggiustamenti disordinati dei prezzi in uno o entrambi i mercati finanziari e immobiliari.
“La stabilità dei prezzi è fondamentale per una stabilità finanziaria duratura“, ha affermato il vicepresidente della Banca Centrale Europea Luis de Guindos. “Ma mentre inaspriamo la politica monetaria per ridurre l’inflazione elevata, ciò può rivelare vulnerabilità nel sistema finanziario. È fondamentale monitorare tali vulnerabilità e implementare pienamente l’unione bancaria per tenerle sotto controllo“.
I MERCATI IMMOBILIARI
I mercati immobiliari dell’area euro sono in fase di correzione. Nei mercati residenziali, gli aumenti dei prezzi delle abitazioni si sono notevolmente raffreddati negli ultimi mesi, riducendo la sopravvalutazione nel settore. Mentre gli aggiustamenti dei prezzi sono stati finora ordinati, potrebbero diventare disordinati se i tassi ipotecari più elevati riducessero sempre più la domanda. I mercati immobiliari commerciali rimangono in fase discendente, affrontando condizioni di finanziamento più rigide e prospettive economiche incerte, nonché una domanda più debole a seguito della pandemia. La correzione in corso potrebbe mettere alla prova la resilienza dei fondi di investimento con interessi nel settore immobiliare commerciale.
LA BORSA
I mercati finanziari e i fondi di investimento rimangono vulnerabili agli aggiustamenti dei prezzi delle attività. Valutazioni eccessive, condizioni di finanziamento più restrittive e minore liquidità del mercato potrebbero aumentare il rischio che eventuali aggiustamenti diventino disordinati, in particolare in caso di rinnovati timori di recessione. Finora i fondi d’investimento non sono stati in gran parte influenzati dalle recenti tensioni nei settori bancario statunitense e svizzero. Ciò potrebbe cambiare, tuttavia, se i fondi richiedessero improvvisamente liquidità, costringendoli a vendere rapidamente le attività.