LE GEOMETRIE DI ANTONY GORMLEY
ARTE – Affascinato anche dal corpo e dal suo rapporto con lo spazio e il tempo, lo scultore britannico Antony Gormley realizza opere composte da cubi, sagome geometriche che si possono trovare presso la galleria che lo rappresenta, Thaddaeus Ropac. Ormley concentra la sua ricerca sul corpo umano (inteso esso stesso come spazio) nel rapporto con lo spazio circostante, con gli altri esseri umani e con il cosmo. Partendo quasi sempre dal suo stesso corpo, usato come calco, o matrice, la scultura di Gormley non ha come finalità la rappresentazione, sia essa astratta o figurativa, bensì un processo continuo di indagine tra l’esistere e lo spazio circostante e sulla contrapposizione fra presenza e assenza, fra massa e vuoto, fra stasi e dinamismo, fra luce e oscurità, fra spazio immaginativo e spazio reale.
I PIXEL
In questo processo di ricerca ormai più che quarantennale, Gormley è ultimamente approdato, con la serie dei Cast Blockworks, all’estetica del pixel: il corpo si costruisce tramite composizione di volumi cubici, accuratamente bilanciati per comunicare un effetto combinato di stabilità e movimento. A partire dagli anni Sessanta, sviluppando il potenziale della scultura, Gormley interroga criticamente il rapporto tra il corpo, suo ma anche quello degli altri, e la natura e il cosmo. Gormley cerca continuamente di identificare lo spazio dell’arte come un luogo di divenire in cui possono nascere nuovi comportamenti, pensieri e sentimenti. Il lavoro di Gormley è stato ampiamente esposto in tutto il Regno Unito e a livello internazionale, sia presso musei ed istituzioni sia in installazioni di arte pubblica permanenti. Titolare di molti premi artistici, tra cui il Turner Prize, Gormley è membro onorario del Royal Institute of British Architects, dottore onorario dell’Università di Cambridge, un membro del Trinity and Jesus Colleges, Cambridge, e un Royal Academician dal 2003.