EUROPA – A partire dal 1° luglio 2025, l’Unione Europea introdurrà dazi doganali su tutti i prodotti agricoli provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia, incluse alcune tipologie di fertilizzanti azotati finora esentati. La decisione, approvata in via definitiva dal Consiglio dell’UE il 12 giugno 2025, rappresenta un passo concreto nella strategia comunitaria per ridurre la dipendenza economica da Mosca e contrastare il finanziamento della guerra in Ucraina. Nel 2023, secondo la Commissione europea, oltre un quarto dei fertilizzanti importati nell’UE – pari a circa 3,6 milioni di tonnellate – proveniva dalla Federazione Russa, per un valore complessivo di 1,28 miliardi di euro. Con le nuove misure tariffarie, Bruxelles punta a colpire una delle fonti di reddito strategiche per il Cremlino, che ha fatto delle esportazioni agricole un’arma economica nel conflitto in corso.
Dazi Ue su prodotti agricoli e fertilizzanti
L’imposizione dei dazi rientra in un più ampio quadro di iniziative politiche e commerciali volte a rafforzare l’autonomia strategica dell’UE in settori chiave come l’agricoltura e la sicurezza alimentare. “La sicurezza passa anche dall’economia”, ha dichiarato Michał Baranowski, sottosegretario polacco con delega al Commercio, richiamando il motto della presidenza polacca del Consiglio: “Sicurezza, Europa!”. La scelta di Bruxelles è coerente con gli orientamenti espressi dal Parlamento europeo e si inserisce in un contesto geopolitico sempre più teso, dove la riduzione delle importazioni critiche è vista come uno strumento essenziale per la resilienza europea. Oltre all’aspetto sanzionatorio, i nuovi dazi rappresentano anche un’opportunità per incentivare la produzione interna e diversificare le fonti di approvvigionamento agricolo e industriale, rafforzando l’autosufficienza del continente.