IN ECONOMIA INCERTEZZA
SVIZZERA – I dati economici globali sono stati più deboli il mese scorso. Il deterioramento del sentiment aziendale e un rallentamento nell’edilizia sono stati particolarmente evidenti. Mentre gli scenari economici positivi, come un atterraggio morbido negli USA e una ripresa in Europa, rimangono intatti, la probabilitĆ di delusione ĆØ nuovamente aumentata. I dati economici svizzeri rimangono eccezionalmente volatili, rendendo difficile formare un quadro generale coerente. Tuttavia, non ci sono ancora chiari segnali di una ripresa nella debole performance economica. Gli affari nel settore industriale guidato dalle esportazioni rimangono particolarmente deboli. Il settore dei servizi, guidato dai consumi interni, ĆØ leggermente più stabile. Soprattutto, la debole economia sta avendo un effetto positivo sulla tendenza all’inflazione. Con un’inflazione attualmente pari all’1,3 percento, la Banca nazionale svizzera (BNS) ĆØ l’unica grande banca centrale ad aver raggiunto il suo obiettivo di stabilitĆ dei prezzi. La BNS ha recentemente tagliato il suo tasso di riferimento dall’1,5 all’1,25 percento a causa della debole economia e della bassa inflazione.
EUROZONA
L’economia europea si ĆØ stabilizzata finora quest’anno e ha toccato il fondo. Tuttavia, non ci sono ancora segnali di una forte ripresa. La situazione non ĆØ cambiata molto neanche il mese scorso. L’industria, in particolare, rimane lenta. La produzione nel settore manifatturiero ĆØ scesa di nuovo di recente e le prospettive tra le aziende industriali hanno preso una piega negativa. Al contrario, il settore dei servizi ĆØ tornato a una traiettoria di crescita moderata quest’anno, il che ĆØ incoraggiante. Queste differenze settoriali si riflettono anche nel tasso di inflazione. Mentre i prezzi dei beni sono aumentati di poco, l’inflazione per i servizi si attesta in media a oltre il 4 percento. I continui forti aumenti dei prezzi nel settore dei servizi potrebbero rendere difficile per la Banca centrale europea (BCE) allentare ulteriormente la sua politica monetaria nei prossimi mesi.