INVESTIMENTI DIRETTI SVIZZERI ALL’ESTERO
ECONOMIA – Nel 2023 le società con sede in Svizzera hanno investito nelle affiliate non residenti più fondi di quanti ne abbiano rimpatriati. Gli investimenti diretti netti sono ammontati a 49 miliardi di franchi. L’ultimo saldo positivo risale al 2018, mentre tra il 2019 e il 2022 hanno prevalso i disinvestimenti. Nell’anno in esame l’attività è stata caratterizzata da due andamenti contrapposti. Da un lato, imprese dell’industria e del terziario (escluse società finanziarie e holding a controllo estero) hanno investito all’estero 92 miliardi di franchi, ovvero molto di più che nell’anno precedente.
LE FINANZIARIE
Dall’altro lato, società finanziarie e holding a controllo estero hanno ulteriormente ridotto gli investimenti diretti all’estero (–43 miliardi di franchi). Una parte significativa di questi deflussi (31 mdi) è riconducibile alle cosiddette Special Purpose Entities (SPE), ovvero società veicolo prive di attività operative. Le imprese residenti hanno investito prevalentemente in Europa (59 mdi), per la maggior parte nelle sedi di società holding Cipro (37 mdi) e Lussemburgo (18 mdi), seguiti dal Regno Unito (12 mdi) e dalla Germania (11 mdi). Al di fuori dell’Europa gli investimenti sono affluiti perlopiù negli Stati Uniti (15 mdi) e in Asia (7 mdi). Nell’America centrale e meridionale, per contro, le imprese residenti hanno ridotto gli investimenti diretti (–23 miliardi di franchi), principalmente attraverso il rimpatrio di fondi dai centri finanziari offshore in loco.