SVIZZERA – Per garantire un’applicazione uniforme delle norme alle frontiere esterne e interne Schengen, l’UE ha adeguato il codice frontiere Schengen (CFS). In quanto Stato Schengen, la Svizzera partecipa a questa armonizzazione ed è quindi tenuta ad adeguare il proprio diritto nazionale. Nella seduta del 7 marzo 2025, in seguito alla procedura di consultazione, il Consiglio federale ha approvato le relative modifiche giuridiche all’attenzione del Parlamento. Il nuovo regolamento dell’UE precisa e integra le condizioni e le procedure per il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne. In base alle esperienze maturate durante la pandemia di Covid-19, il regolamento introduce anche norme per la gestione delle minacce alla salute pubblica. In simili casi è prevista la possibilità di adottare restrizioni d’entrata e altre misure alle frontiere esterne Schengen.
Nuova procedura di trasferimento
In alternativa ai controlli alle frontiere interne, il nuovo regolamento dell’UE introduce anche una nuova procedura di trasferimento per arginare la migrazione secondaria all’interno dello spazio Schengen. Gli Stati Schengen possono così trasferire più agevolmente verso lo Stato Schengen dal quale provengono gli stranieri privi di permesso di soggiorno. Tale procedura non si applica ai richiedenti l’asilo e alle persone che beneficiano di una protezione internazionale.














