INDAGINE SUL CONSUMO IN EUROPA
EUROPA – Il tasso mediano di inflazione percepita nei 12 mesi precedenti è sceso notevolmente al 4,1% dal 4,5%. Nel frattempo, le aspettative di inflazione negli orizzonti di un anno e tre anni sono rimaste al di sotto del tasso di inflazione percepito in passato. Le aspettative mediane di inflazione nei successivi 12 mesi sono rimaste invariate al 2,8% per il terzo mese consecutivo, dopo essere scese a maggio al livello più basso da settembre 2021. Le aspettative medie per l’inflazione a tre anni di distanza sono aumentate di 0,1 punti percentuali a luglio, al 2,4%. L’incertezza sulle aspettative di inflazione nei prossimi 12 mesi è rimasta invariata al livello più basso da febbraio 2022. Gli sviluppi nelle percezioni e nelle aspettative di inflazione sono rimasti relativamente allineati tra i gruppi di reddito. Gli intervistati più giovani hanno continuato a segnalare percezioni e aspettative di inflazione inferiori rispetto agli intervistati più anziani. Le aspettative di crescita del reddito nominale dei consumatori sono diminuite all’1,1%, dall’1,4%. Il calo delle aspettative di reddito è stato generalizzato per fasce di età e di reddito, ma più pronunciato per i due quintili più bassi. Le percezioni di crescita della spesa nominale nei 12 mesi precedenti sono ulteriormente diminuite al 5,4%, dal 5,8% di giugno e dal 5,9% di maggio. L’ultimo punto dati estende un calo sostenuto iniziato a marzo 2023. Anche le aspettative di crescita della spesa nominale nei prossimi 12 mesi sono diminuite, al 3,2% dal 3,3% di giugno. Le aspettative di spesa nominale sono al livello più basso da febbraio 2022.
IL LAVORO
Le aspettative di crescita economica per i prossimi 12 mesi sono diventate più negative, attestandosi a -1,0%, rispetto al -0,9% di giugno. Nel frattempo, le aspettative per il tasso di disoccupazione nei prossimi 12 mesi sono rimaste invariate al 10,6%, il livello più basso dall’inizio della serie. I consumatori hanno continuato ad aspettarsi che il futuro tasso di disoccupazione fosse solo leggermente superiore al tasso di disoccupazione attuale percepito (10,1%), il che implica un mercato del lavoro sostanzialmente stabile. I dati trimestrali hanno mostrato che gli intervistati disoccupati hanno segnalato una diminuzione della loro probabilità prevista di trovare un lavoro nei prossimi tre mesi, scesa al 26,6% a luglio, dal 27,5% di aprile. Gli intervistati occupati hanno anche segnalato che la loro probabilità prevista di perdita del lavoro nei prossimi tre mesi è aumentata all’8,9% a luglio, dall’8,7% di aprile.