EUROPA – La Banca Centrale Europea (BCE) ha lanciato un appello per un rinnovato impegno verso la difesa comune europea, suggerendo che il sostegno all’industria del settore dovrebbe avvenire attraverso iniziative a livello comunitario piuttosto che attraverso sforzi puramente nazionali. Durante un’audizione presso la commissione Affari economici del Parlamento europeo, il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, ha sottolineato come “spendendo congiuntamente attraverso iniziative a livello Ue” si possa realizzare una maggiore scalabilità, ridurre i costi e rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa, sostenendo al contempo la crescita a lungo termine e la sostenibilità fiscale. De Guindos non ha fatto esplicito riferimento all’emissione di eurobond per finanziare tali iniziative, lasciando la decisione finale ai governi nazionali. Tuttavia, ha promosso con forza l’idea di appalti e acquisti congiunti, in linea con le indicazioni del libro bianco sulla difesa elaborato dalla Commissione europea.
Impegno verso la difesa comune europea
Il messaggio del numero due dell’Eurotower è chiaro: per rilanciare l’Europa della difesa e garantire la solidità dei conti pubblici, è preferibile evitare iniziative nazionali isolate e optare per scelte comuni a livello europeo. Per l’istituto di Francoforte, la stabilità finanziaria rimane un imperativo fondamentale. De Guindos ha insistito sul fatto che “la stabilità finanziaria è un bene pubblico globale” e che preservarla deve rimanere l’obiettivo a lungo termine. In questo contesto, ha anche messo in guardia la Commissione europea affinché la semplificazione normativa non si traduca in una deregolamentazione, sottolineando che “le regole servono a tutti“. Questo monito evidenzia la preoccupazione della BCE che il rilancio della difesa europea avvenga in un quadro di responsabilità fiscale e di regole ben definite.