BERNA – La Svizzera s’impegna a proteggere la centrale nucleare di Zaporizhia.
IMPEGNO DELLA SVIZZERA ALLA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHIA
La Svizzera ha ribadito la sua condanna per l’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina e per qualsiasi attacco alle infrastrutture civili. La Svizzera ha nuovamente invitato la Russia a ritirare le sue truppe dal territorio ucraino. Ha accolto con favore l’impegno dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica per la protezione delle centrali nucleari civili in Ucraina e ha invitato tutti i membri del Consiglio delle Nazioni Unite a sostenere i cinque principi proposti dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica per proteggere la centrale nucleare di Zaporizhia. Il consigliere federale Cassis ha invitato in particolare la Russia e l’Ucraina ad attuare pienamente questi cinque principi. Nessun attacco di alcun tipo da o contro la centrale nucleare, nessun deposito o stazionamento di armi pesanti o truppe in loco e nessun rischio per l’alimentazione esterna. Poi protezione di tutti i sistemi necessari per un funzionamento sicuro contro attacchi o atti di sabotaggio e infine nessuna azione che pregiudichi questi principi.
D’intesa con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica e gli altri membri del Consiglio delle Nazioni Unite, nelle ultime settimane la diplomazia svizzera ha condotto una campagna per lo svolgimento dell’incontro. La Svizzera ha ricordato che la protezione della centrale nucleare di Zaporizhia ĆØ una questione di rispetto del diritto umanitario internazionale. Rispettare e promuovere questo diritto ĆØ una prioritĆ per la Svizzera e un pilastro della sua azione internazionale.
LA CENTRALE NUCLEARE
La centrale nucleare di Zaporizhia ĆØ la principale centrale nucleare ucraina. L’impianto dispone di sei reattori nucleari. Con una potenza nominale di oltre 5700 megawat, ĆØ la centrale nucleare con più elevata produzione elettrica in Europa ed ĆØ tra gli impianti di produzione di energia più grandi del mondo.Ā Il 4 marzo 2022, la centrale nucleare ĆØ stata occupata dalle forze russe durante la battaglia di Enerhodar nel corso dell’invasione russa dell’Ucraina del 2022. La centrale continua a essere gestita da personale ucraino, sotto il controllo russo.